Chi beve di più nel mondo

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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    Malgrado gli stereotipi diffusi i cittadini russi non sono affatto i più grandi amatori di alcolici forti. Lo dimostrano le indagini svolte dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

    Stando al suo rapporto sullo stato della sanità pubblica in Europa nel 2012, il paese dove si beve di più è la Moldavia, un abitante vi consuma in media oltre 20 litri di alcol all’anno. Al secondo posto è il Lussemburgo, al terzo l’Estonia.

    La Russia occupa il 20° posto con un consumo di alcol un po’ superiore a 10 litri per abitante. I vicini della Russia in questa lista sono la Danimarca, Croazia e Gran Bretagna. I relativi dati sono riportati sul sito della OMS. I paesi più astinenti sono il Tagikistan, Turchia, Norvegia, Svezia e Islanda.
    Secondo i dati dell’OMS, un terzo dei cittadini russi ha smesso del tutto di bere alcolici.

    Stando agli esperti, i russi hanno gustato buone bevande alcoliche e, di conseguenza, hanno cominciato a bere di meno. Gli alcolici della classe extra-luxe sono apprezzati non solo dai cittadini semplici ma anche dai potentati. Ultimamente è il whisky ad essere considerato la bevanda politica.

    Ma bere adesso non è più di moda. È arrivata al potere una nuova generazione. I giovani ministri e deputati, seguendo l’esempio degli uomini d’affari, visitano attivamente le piscine, vanno a sciare in montagna e giocano a tennis.

    Un esempio da imitare è offerto anche al vertice.

    Così, Vladimir Putin, come è noto, non beve praticamente alcolici forti ed ama più di tutto la birra.

    Il premier Dmitrij Medvedev è praticamente indifferente verso l’alcol. Durante i ricevimenti statali lo si può vedere più spesso con l’acqua minerale e solo molto di rado con un bicchiere di vino bianco.

    Attualmente in Russia si beve sempe di meno. Ma in precedenza la cultura del bere nel paese era diversa, racconta Evghenij Gherasimov del Museo della vodka russa a San Pietroburgo:

    A partire dal XIV secolo la vodka è una bevanda tradizionale russa. La cultura del bere veniva propagandata già dai tempi della dinastia dei Romanov. Proprio allora apparvero varie caraffe, bicchierini, tappi, brindisi, scherzi. Comunque sia, non si può dire che i russi è la nazione che beve più degli altri. È un errore da parte di chi non conosce la storia tradizionale della vodka russa, gli scherzi nazionali e le tradizioni nazionali.

    La prima persona a cominciare a diffondere la cultura del bere in Russia fu Pietro I, il quale diceva che "bisogna bere non molto, bisogna bere non poco, bisogna bere in quantità sufficienti". Proprio il primo imperatore russo introdusse in Russia la "medaglia di vergogna per l’ubriachezza” che era obbligata a portare la persona che aveva bevuto troppo.

    Ma molto prima che l’alcol fosse diventato per i russi un’aggiunta alla festa, anziché un semplice mezzo di rilassamento quotidiano, i russi dovettero passare più fasi di affermazione della cultura del bere, continua Žanna Gagarinova, storico della produzione della vodka:

    Nell’epoca di Pietro I il popolo veniva abituato alla cultura del bere. Successivamente le autorità cominciarono a lottare contro gli abusi di alcol. Nel periodo sovietico nel paese si cercò due volte di introdurre su larga scala il proibizionismo. Probabilmente, anche adesso il governo cerca di intraprendere tali sforzi e di lottare per la cultura del bere.

    Ultimamente le autorità russe hanno avviato una seria lotta contro l’alcol. Già da quasi un anno nelle ore notturne è impossibile comprare alcolici nei negozi. In precedenza per gli automobilisti è stata introdotta la normativa del “promille zero”. In questo momento la Duma di Stato discute l’eventuale divieto delle bevande alcoliche a bordo degli aerei.

    Tutti questi provvedimenti hanno già dato i primi risultati. Secondo i dati dell’OMS, la quota dei cittadini russi che consumano alcolici alcune volte alla settimana si è ridotta fino al 5 % e di quelli che li consumano alcune volte al mese è diminuita fino al 33 %. Risulta quindi che per sempre più numerosi russi l’astinenza diventa una norma della vita.

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  2. **AlenA**
     
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    Nella classifica non hanno considerato la vodka illegale consumata in Russia :hihi:
     
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1 replies since 9/10/2015, 18:51   27 views
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