[VIAGGIO] Balcani: Bulgaria e Macedonia

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    Durata del viaggio: dal 31/12/2016 al 05/01/2017

    Con chi siete partiti? da solo

    Con cosa siete partiti? con uno zaino da scuola superiore, color blu, marca Invicta

    Alloggio: le prime due notti allo Yaneva Hotel, quartiere Simeonovo, Sofia. Le ultime tre notti Alegra Hostel, vicino la stazione centrale dei treni, Sofia.

    Perchè avete visitato proprio questo/i posto/i? Mi sono capitati dieci giorni di buco tra un rinnovo ed un altro ed io facevo la bava sulla Bulgaria da tanti anni. La Macedonia è stato un ripiego dell'ultima ora, inizialmente sarei dovuto andare ad Istanbul.

    Luoghi visitati: Sofia, Plovdiv, Rila (Bulgaria), Skopje (Macedonia)


    Viaggio in generale: sono partito da Sassuolo il 31 mattina alle otto. Sono andato a prendere Italo a Reggio Emilia, che dalle 8 24 alle 9 20 mi trasportava fino a Milano. Da Milano prendo lo shuttle per Malpensa ed in un'ora arrivo. Mi imbarco alle 12 30 ed arrivo a Sofia alle 16 inoltrate (due ore di volo + fusorario + ritardo)

    31/12 - La prima cosa che faccio è andare a cambiare i soldi. Cambio inizialmente 100 euro (200 leva) e cerco la metropolitana per andare verso il mio hotel. La metro non c'è e così decido di prendere un taxi. Il tassista non parla inglese giustamente ed io devo pure spiegargli la strada. Come se non bastasse si fa pure dare quindici euro quando generalmente per quella tratta ne avrei dovuto pagare cinque. Vero che sono undici km, ma in Bulgaria i prezzi sono molto bassi. Ma si erano già fatte le cinque, c'era un freddo porco e c'era buio. Avevo solo voglia di arrivare in Hotel, quindi vada per i 15 euro e si arriva. Zona molto lontano dal centro, freddissima e piena di neve. In hotel una gradita sorpresa: la proprietaria parla italiano. Quindi riesco a farmi spiegare bene come arrivare in centro, come muovermi e cosa fare per la serata. Vado a fare una spesa per comprare quello che mi mancava e con otto euro prendo un po' di tutto: acqua, cibo, bagnoschiuma, shampoo e posate. Mangio e mi dirigo con un altro taxi (10 euro) in centro, dove scatto un po' di foto e poi mi preparo per il capodanno. In programma c'era una serata in piazza, col centro blindato e dove diversi cantanti famosi in Bulgaria ci avrebbero allietato con la loro musica. Non ricordo da quanto non patissi un freddo del genere, il mio unico pensiero era quello di svignarmela appena arrivata la mezzanotte. Ma appena dopo la mezzanotte arriva un gruppo a suonare delle musiche tradizionali bulgare e succede una roba che manco a Napoli: iniziano a prendersi tutti per mano, a fare una catena umana a e ballare non so quale ballo. Ci ho messo mezz'ora ad uscire dalla piazza. Prendo un altro taxi e con una quarantina di euro spesi la mia prima giornata finisce li (tengo aggiornato il conto ogni giorno per avere una stima più o meno precisa di quanto spendo)



    01/01 - Mi sveglio con la notizia dell'attentato di Istanbul (che farà cambiare la mia vacanza, visto che avevo già prenotato un albergo e due autobus per là, costo totale 63 euro) e mi dirigo alla stazione degli autobus, dove sapevo già si trovassero le baracchine per fare i viaggi in Bulgaria. Non potendo parlare inglese perchè ovviamente che vuoi, chi parla inglese nel settore turistico....riesco ad acquistare due biglietti per Plovdiv, che avevo in mente di visitare già da tempo. Costo 14 euro a/r. Arrivo a Plovdiv, cerco di orientarmi un po' e mi fermo a mangiare della pizza (tendono a metterci molti ortaggi nelle loro pizze, mais incluso) e del felafel davvero delizioso. Un euro e mezzo. Mi giro a modo la città, molto carina e torno in autobus dopo aver fatto una sosta al Burger king (4 euro il menù). Arrivato in hotel ceno, mi guardo un film in tv (prendevo la rai) e mi informo su quali altri posti potrei visitare se non fossi andato ad Istanbul. Siamo a circa sessanta euro spesi.



    02/01 - Mi alzo al mattino, pago l'hotel (40 euro) e mi dirigo in centro, dove c'è un autobus che mi aspetta perchè avevo organizzato una gita al monastero di Rila (40 euro spesi). La guida parla inglese e i miei compagni di viaggio sono tutti italiani, non mi pareva vero :hihi:
    Il viaggio verso Rila è lungo e nel mentre prendo la decisione di non andare ad Istanbul, avrei optato per qualcosa in Bulgaria o in qualche paese vicino, bus permettendo. Nella peggiore delle ipotesi sarei rimasto a Sofia altri due giorni. Arriviamo al monastero di Rila e la prima cosa bella che mi è capitata è scendere dal bus e sentire una temperatura gradevole. Avevo il terrore di ciò che avrei potuto trovare, perchè Rila si trova a 1200 metri s.l.m. e a Sofia stavamo costantemente a -10, il termometro ha segnato pure -12. Il monastero è bellissimo, mi sono rifatto gli occhi e non mi è pesato il fatto di aver speso dei soldi. L'unica cosa è che ho speso 5 euro per l'audioguida italiana quando poi la guida che era nell'altro bus (eravamo due pulmini assieme che andavano su) parlava italiano e non ci sarebbe stato bisogno dell'audioguida. Al ritorno ci fermiamo a mangiare in un ristorante e con otto euro ho mangiato un piatto di pollo con funghi, una salsa tradizionale bulgara, le patatine fritte, mezza trota (che era la specialità della casa) e una bottiglia di acqua. Il mio pranzo è stato consumato assieme ad una coppia di gay napoletani con il quale ho amorevolmente conversato (e non ho consumato nient'altro). Guardando quei prezzi mi viene da farmi due domande sul tenore di vita dei bulgari. Vado a chiedere lumi alla guida e mi dice che uno stipendio medio a Sofia è di circa 350 euro e che un affitto costa più o meno 350 euro. In pratica i bulgari se vogliono vivere decentemente devono fare almeno due lavori, uno per pagarsi l'affitto ed uno per pagarsi il resto. Lei stessa ha tre lavori, ed un'altra persona incontrata all'indomani in autobus mi ha riferito che il suo professore universitario (non un manovale) di sera fa il tassista per saltarci fuori. Ovviamente il mio primo pensiero è stato che finalmente il liberalismo in Bulgaria ha portato i frutti sperati :hihi:
    Prima di ritornare a casa abbiamo fatto una sosta al monastero di Boyana, che è pure un sito unesco: molto piccolo ma molto bello. Affrescatissimo a più strati (a seconda delle epoche in cui affrescavano) ma purtroppo non si potevano fare foto all'interno (così come al monastero di Rila, che però deve la maggior parte del suo fascino all'esterno, che è tutto fotografabile). Fine del terzo giorno e spesi circa 150 euro. Me ne torno in un albergo che era uno ostello, ma che faccio pure fatica a chiamarlo ostello :hihi: zona malfamata ed io che avevo già preparato la lapide. Invece poi è andata tutto sommato bene.



    03/01 - Un po' per le fatiche ed un po' per altri motivi decido che questo giorno lo avrei speso per visitare bene Sofia di giorno. Mi alzo abbastanza tardi, vado alla stazione degli autobus, faccio il biglietto per Skopje, che avrei visitato il giorno dopo. Diciassette euro spesi. Mi dedico ad uno sguardo un po' più ampio della città esco anche un pochino dal centro, per andare a vedere il Vasil Levski Stadion, per esempio, entro nella chiesa ortodossa di san Nicola e vado nel grande mercato coperto, dove si può trovare ogni genere di cosa. Mi fermo a mangiare ad una specie di tavola calda, dove c'erano molti piatti già pronti, tutti bulgari e prendo un risotto con salsiccia e verdure, un piatto di insalata di verdure con i funghi ed una coca cola per cinque euro. Sazio e stanco me ne torno un pochino in albergo, mi informo un pochino su come girare a Skopje e nel secondo pomeriggio vado a visitare la zona che mi era rimasta. Vado a mangiare al ristorante cinese che mi era stato consigliato dalla coppia di napoletani. Quelli non parlavano nè inglese nè italiano nè bulgaro mi sa :hihi: prendo tre involtini primavera, un piatto di ravioli misti (otto pezzi) ed un piatto infinito di pollo con anacardi e verdure più birra marca Burgasko, il tutto ad otto euro. Mai un cinese mi aveva saziato con tre piatti. E tutti a letto che il giorno dopo sarebbe stato molto impegnativo.
    Soldi spesi: circa 190 euro + 63 persi per Istanbul



    04/01 - Mi sveglio prestissimo perchè ho il bus che mi parte alle 7 per Skopje. Ci sono quattro ore di viaggio per arrivare in Macedonia. Avevo cambiato venti euro perchè pensavo che avrei dovuto fare due pasti e basta, quindi ero andato abbastanza leggero. Il viaggio passa abbastanza tranquillo, in frontiera chiedono i documenti ed un signore cattivissimo mi fa mille domande sul perchè stessi viaggiando in quei posti. L'arrivo a Skopje è stato un po' difficile. I mega della promozione mi avevano abbandonato, non avevo cartine e non sapevo da quale parte iniziare a girare. Compro una cartina che però era una mezza ciofeca, c'erano le strade grandissime ed era pure girata al contrario. Dopo mezz'ora che giro orientandomi col sole vedo in un angolo della cartina la stazione dei bus. Riconosco il centro e mi avvio. La prima sensazione che ho avuto di Skopje, come avevo letto in internet, è che c'è una quantità indefinita di statue e cantieri. Chi vuole vedere Skopje deve conoscerne un po' la storia per capire certe cose. La città è stata rasa al suolo nel 1963 da un devastante terremoto ed è stata ricostruita da un celebre architetto giapponese (Kenzo?) in stampo chiaramente socialista. Quando tu vai a Skopje ti accorgi di stare in una città che è stata comunista, cosa che per esempio Sofia non è (la maggior parte di Sofia è stata costruita nel XIX secolo, quello del rinascimento bulgaro e molti riferimenti sono alla Russia zarista, che li aiutò a sconfiggere gli ottomani) ed il primo pensiero che hai è: tra dieci anni questa città sarà completamente deserta. Il centro di Skopje comunque è moderno, pieno di spazi larghi e tanti edifici monumentali. Poi giri l'angolo, vai dietro la fortezza e la moschea principale apre la strada al Bazar e alla Skopje vecchia: un intreccio di viuzze, cunicoli e mescolanze da togliere il fiato. Prima di entrare nel bazar mi fermo a mangiare il kebab, che loro, o almeno, la locanda in cui sono stato, fa sottoforma di bastoncini. Cinque bastoncini deliziosi di kebab accompagnati da insalata e patatine, pane e coca cola per due euro. Entro nel bazar e mi perdo per questi corridoi stretti, dove tutti vendono tutto. Compro cinque paia di calzini, una forma da sette etti di Kashkaval (che è il nostro caciocavallo), un gioco per Riccardo ed una sciarpa per una decina di euro. E' impressionante vedere la mescolanza di etnie e religioni presenti nella città vecchia. Perlopiù sono albanesi, ma ci sono anche molti macedoni ed è fortissima la comunità rrom. Spesso si vedono anche bambini di pochi anni mendicare sporchi e svestiti al freddo, mentre suonano il tamburo e spesso la madre è li nei paraggi che guarda quanti soldi stiano facendo. Quello che mi ha stupito è che i macedoni non solo non badano a queste cose ma spesso gli lasciano una moneta o li fotografano, come se fosse parte del tutto. Finisco il giro e vado a mangiare il kebab vicino alla stazione. Quella del kebab non è una mia mania, il kebab è un piatto tradizionale in Macedonia, molti dicono (e per quella che è la mia frammentaria esperienza lo confermo) che sia il più buono d'Europa. In pratica con venti euro ho fatto due pasti, ho comprato una mappa (che è stata la cosa che mi è costata di più, circa 2,40 euro :hihi:), un gioco per Ricky, una sciarpa, sette etti di formaggio e cinque paia di calzini.
    La nota stranegativa della giornata è stata nel ritorno: ad un km dal confine si è rotto il motore del bus e sono stato fermo un'ora e mezza in un'area di servizio aspettando che ne arrivasse un altro. Mentre ero preparato al peggio, visto che non avevo più mega e nessuno parlava in inglese, ho trovato tre ragazzi, un turco, un macedone ed un bulgaro (sembra l'inizio di una barzelletta) che parlavano in inglese ed ho potuto amorevolmente discutere di comunismo. Erano tutti d'accordo che neglli ultimi anni migliorie non ce ne siano state (soprattutto da quando la Bulgaria è entrata in Europa) e il macedone mi ha confessato che grande parte della popolazione anziana rimpiange lo zio Tito :amore: (se già la Bulgaria è un paese povero la Macedonia riesce ad esserlo molto di più. E considerare che sono stato nelle due capitali, credo che nei villaggi rurali avrei fatto il riccone).
    Spese totali: circa 215 euro + 63 persi per Istanbul



    05/01 qui la sintetizzo veloce, perchè è stato il giorno del ritorno: mi alzo presto, giro al mercato coperto a prendere un kg di affettato (16 euro al kg), vado in aeroporto a prendere un panino e prendo il volo. Arrivo a Malpensa, shuttle per Milano centro e treno Trenitalia che arriva a casa con un po' di ritardo, per il quale si sono comunque scusati.
    Il totale dei soldi spesi si aggirerebbe circa a 245 euro, ma mi rendo conto ora di non aver contato i soldi per arrivare a Malpensa all'andata (24 di Italo + 8 di bus) e non avere considerato ancora i 45 euro per le tre notti nell'ostello. Siamo sui 320 euro + quelli che ho perso per la Turchia.

    Ti è piaciuto? perchè? beh il viaggio, anche se ormai è una costante di tutti i miei viaggi, mi è piaciuto un sacco. Perchè ho visto un sacco di cose nuove e di cui non avevo nemmeno grossa coscienza. Sofia è molto più bella di quanto sembrasse dalle foto, Rila è una scoperta recente, Plovdiv forse ha un pochino deluso le aspettative ma rimane sempre una città molto carina. Skopje è stata una piacevolissima scoperta. Con Skopje ho toccato con mano un po' di socialismo, ho visto una città ricostruita negli ultimi cinquant'anni e che è ancora un enorme cantiere. Ho toccato con mano tantissimi anni di storia, sono entrato nel vecchio bazar, ho visto valacchi, macedoni, rrom e albanesi mescolarsi nella zona vecchia della città. Ho visto una città che riporta indietro le lancette nel tempo.

    Rifareste questo viaggio? Assolutamente

    Spese fatte e costo del viaggio in generale: ci aggiriamo sui 350 euro

    Consigli sui luoghi da visitare Non potendo dire "tutti" indico Rila.

    Le foto sono nello spoiler
     
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    Non vedo foto di figa bulgara. Male.
     
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    perchè le bulgare non sono niente di che. Ho trovato più carine le macedoni. Ma lasciatemelo dire, come le italiane proprio non ce ne sono.
     
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  4. Simo0'Rulez2
     
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    Si oltre la vecchia cortina di ferro nessuno parla inglese, tieni conto che fino al 1991 era praticamente vietato studiarlo.. Ricordo che a Bratislava, che non é certo in culo al mondo, la receptionist dell'hotel, che avrà avuto la mia eta, parlava solo slovacco, russo e un pelo di italiano, l'inglese non sapeva neanche cosa fosse
     
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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 9/1/2017, 19:56) 
    Erano tutti d'accordo che neglli ultimi anni migliorie non ce ne siano state (soprattutto da quando la Bulgaria è entrata in Europa) e il macedone mi ha confessato che grande parte della popolazione anziana rimpiange lo zio Tito :amore: (se già la Bulgaria è un paese povero la Macedonia riesce ad esserlo molto di più. E considerare che sono stato nelle due capitali, credo che nei villaggi rurali avrei fatto il riccone).

    la Macedonia era già la zona più povera della Jugoslavia, e negli anni 90 ha avuto grossi danni a causa della guerra dei balcani (economici) perchè esportava principalemente nel resto della Jugoslavia.

    nel 2001 c'è stata una piccola guerra civile.

    Da allora l'economia macedone è in rapida crescita grazie alle tasse basse, i numerosi trattati contro la doppia-tassazione ecc...

    In pratica è un ottimo posto per gli investimenti esteri e non è nella lista dei paradisi fiscali.

    In qualunque caso resta un paese poverissimo e il PIL non è ancora tornato ai livelli del 1991, anno dell'indipendenza.

    1991: 15.5 miliardi
    1992: 2.3 miliardi

    2001: 3.4

    Poi piano piano è cresciuto (non sempre) fino al

    2016: 13.8 miliardi

    Giusto per farvi capire come è collassata l'economia con la fine del comunismo :hihi:

    Disoccupazione 35% e povertà 22% (dato del 2014, nel 2011 era il 30%)
     
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    Che poi il comunismo della Jugoslavia era ben diverso da quello degli altri paesi dell'Est, quelli del blocco del Patto di Varsavia.
     
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  7. Simo0'Rulez2
     
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    E quello albanese diverso ancora.. Ho in programma una visita a Belgrado quest'anno sono molto curioso.. Poi anche la Romania secondobme va vista.. Cmq pare che il paese europeo più povero di tutti sia la Moldavia
     
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    Beh, ogni regime comunista era diverso dagli altri :hihi:
     
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    Cmq pare che il paese europeo più povero di tutti sia la Moldavia

    Esatto. Mentre dell'UE è proprio la Bulgaria
     
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    si, comunque come risultati economici penso che il titoismo sia stato superiore a tutti gli altri. Il legame con la Russia/URSS (ma parliamo anche di Russia zarista) è molto forte, soprattutto in Bulgaria.
    Per quanto riguarda la Macedonia dovrebbe essere una forte attrattiva per gli investitori esteri, ma stanno cercando di limitare in qualche modo la detassazione e ad ogni modo investimenti non ne arrivano.
     
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    In ogni caso: Pil moltiplicato di 4 volte negli ultimi 15 anni :hihi:

    E la Macedonia è al 10° posto nella lista dei paesi in cui è più facile fare impresa secondo la banca mondiale :hihi:

    Al 4 posto per aprirla e sopratutto al 9no per pagare le tasse :hihi:

    L'Italia è al 50esimo per fare impresa, al 63 per aprirla e al 126esimo per pagare le tasse :hihi:


    Per fare un esempio diverso gli Stati Uniti sono all'8avo posto per fare impresa, al 51 per aprirla e al 36 per pagare le tasse.

    Arrivano all'8avo posto perchè i parametri sono molti di più di quelli che ho elencato :hihi:

    CITAZIONE (Shagrath82 @ 10/1/2017, 15:22) 
    CITAZIONE
    Cmq pare che il paese europeo più povero di tutti sia la Moldavia

    Esatto. Mentre dell'UE è proprio la Bulgaria

    Che ha tutte le intenzioni di andarsene e rivolgersi verso Mosca :hihi:

    Edited by -El Diablo - 13/1/2017, 17:39
     
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    beh ma quando costa un cazzo e hai pochissime tasse non mi sembra così strano. C'è anche da chiedersi perchè nessuno lo faccia.
     
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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 14/1/2017, 17:38) 
    beh ma quando costa un cazzo e hai pochissime tasse non mi sembra così strano. C'è anche da chiedersi perchè nessuno lo faccia.

    perché noi abbiamo i proffessoroni in economia laureati alla Bocconi, mica cazzi
     
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    ora che rileggo non so se mi sono spiegato bene. Ovviamente non si può misurare il benessere di uno stato con quei dati. E' chiaro che quando hai 10 euro ci vogliono 10 euro per raddoppiare i tuoi avere. Quando ne hai un milione fai più fatica. In Macedonia soldi non ce ne sono, è chiaro che il governo cerchi di incentivare gli investimenti esteri, ma non è che ce ne siano molti. Non c'è domanda interna, non c'è guadagno. Puoi giusto andare a dislocarci qualche fabbrica di automobili torinesi :hihi:

    infatti poi vedi molti accattoni e gente che fruga pure nella spazzatura. E parliamo delle zone in della città e in generale della Macedonia.
     
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    Quindi secondo il tuo ragionamento qualunque regime fiscale e legale ci fosse in Macedonia l'economia galopperebbe come galoppa e la povertà (ancora alta) scenderebbe come sta scendendo.

    Inoltre ti chiedo se in Italia i barboni si trovano in gran numero nei paesi di campagna o nelle grandi città :hihi:

    Poi è ovvio che le campagne sono sempre sottosviluppate. Lo sono ovunque, ma i poveri-poveri si trovano quasi sempre nelle periferie delle grandi città (ma i barboni credo anche al centro e un po ovunque non avendo residenza)


    Comunque economicamente il tuo ragionamento fa acqua da tutte le parti perchè tanti altri paesi sviluppati come e più dell'italia hanno il PIL che galoppa mentre in Italia è pressochè fermo.

    Galoppa intendo per essere paesi avanzati, è ovvio che non possono crescere del 10-20-30% all'anno.

    Mentre tanti altri paesi poveri che stanno nella merda non accennano a migliorare la propria situazione. Almeno non rispetto a quello che potrebbero fare o fanno altri paesi simili.

    Inoltre le economie non si basano per forza sulla domanda interna ma in genere sulle esportazioni. Gli USA sono tra i pochi paesi (forse gli unici) al mondo in grado di basarsi sulla domanda interna perchè molto grandi, popolati, ricchi di materie prime e di qualunque altra cosa serva alla loro economia.

    Gli altri devono tutti esportare (ed importare) per forza se vogliono avere un economia (si, potrebbero vivere anche senza scambi con l'esterno ma in genere questo porta a sottosviluppo tecnologico).

    E no, non è più facile raddoppiare 10 euro che 1 milione.

    Aprire un impresa richiede tante di quelle cose che manco ti immagini e anche per aprire la cosa più stupida ti servono un botto di soldi.

    Per fare soldi devi avere soldi :hihi:

    Più soldi hai e più puoi investirli e farlo per bene. Questo non significa che puoi farlo anche male o non farlo affatto o sperperarli. Ma questo è un problema tuo e non significa che non parti avvantaggiato.

    Immagina che le piccole imprese possono avere persino il problema dei troppi clienti. Avere molti clienti può sembrare fantastico, ma se non hai i soldi da investire per far fronte alla domanda questo non ti aiuterà in alcun modo o peggio.

    Quanto a "investimenti stranieri" era meglio che non lo scrivevo affatto. Perchè hai capito che i locali non aprono aziende e lo fanno solo gli stranieri (gran parte delle ex-aziende statali sono ora di proprietà straniera comunque).

    Anzi, facciamo così: mancano i dati dell'ultimo anno, ma questi sono i dati dell'andamento del PIL in Europa dal 2005 al 2015 (i dati del 2016 sono ancora in elaborazione):

    http://ec.europa.eu/eurostat/tgm/table.do?...&pcode=tec00115

    Noterai sia la differenza dell'Italia con le altre nazioni, sia la differenza con l'Irlanda.

    L'Irlanda è una nazione tradizionalmente povera, poco popolata e senza materie prime. Qualche decennio fa ha abbassato le tasse (ma sono sempre più alte di quelle Macedoni attuali) e guarda come cresce.

    E no, investire in Irlanda come in Macedonia non ha alcun senso se non per le tasse :hihi:

    In particolare nel 2015 è cresciuta (ok, è stata un'annata molto fortunata) del 26,3% contro lo 0,7 italiano.

    Comunque l'Irlanda è un paese molto di moda tra le grandi multinazionali (insieme all'Olanda). Quindi non conta.

    Facciamo invece un confronto con paesi più simili a noi: Francia e Spagna.

    In Francia la pressione fiscale è simile alla nostra ma è ripartita diversamente (più tasse sul lavoro e meno sul profitto)

    Se guardi le statistiche è sempre cresciuta più di noi. A volte di poco, a volte di molto.

    In Spagna la pressione è più bassa e basta e in tutti e due i campi.

    La Spagna cresceva molto (per essere un economia avanzata) prima, ha subito forte la crisi (meno di noi, almeno nel PIL, credo ci siano stati più disoccupati, non mi va di controllare) e ora è tornata a galoppare (nel 2015 ha fatto un 3,2% contro un nostro 0,7% per dire)



    Quindi: le tasse contano eccome. Ma conta anche come sono ripartite, cosa è tassato ecc.

    Poi, sul perchè in Italia è impossibile fare impresa il discorso non si può ridurre solo alle tasse :hihi:

    In qualunque caso, in Italia tutto sembra fatto per far fallire le imprese in anticipo e non il contrario.



    Ah, tornando alla Macedonia:

    è uno dei paesi più poveri d'europa, ma l'economia cresce velocemente, la povertà dimunisce ecc... Cosa che non è accaduta nel primo decennio di indipendenza.

    Poi se ti vuoi lamentare che tutto sta andando meglio conosco tanta gente che farebbe lo stesso :hihi:

    Credo che se ci si debba lamentare di qualcosa in Macedonia si debba informarsi sulla politica interna che si trova sicuramente qualcosa probabilmente parecchio.



    Comunque tutto questo discorso nasce più dai miei livori personali contro il fisco italiano che per nazionalismo macedone :hihi:

    Diciamo che è un confronto. Scommetto che se conoscessi le istituzioni macedoni avrei molto da ridire anche lì :hihi:
     
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