«Re Gino», amico di vescovi e sindaci La storia del gatto padrone di un paese

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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    «Re Gino», amico di vescovi e sindaci
    La storia del gatto padrone di un paese


    A San Giovanni, appena fuori Bologna, ha campo libero in negozi, ristoranti e anche in Comune. Una volta si è chiuso in banca facendo scattare l’allarme. Ha una fan page su Facebook: «Gino for president»



    BOLOGNA - Quando Gino passa in paese tutti si inchinano. I suoi «sudditi» lo fanno per il rispetto che devono al proprio re, certo, ma anche per allungargli un croccantino. Sì perché «Re Gino» è un gattone rosso e bianco che a San Giovanni in Persiceto, cittadina alle porte di Bologna, ha campo libero dappertutto, nei negozi, nei ristoranti ma anche in Consiglio comunale e ai seggi elettorali.

    GLI INCARICHI - La sua è stata una carriera lampo. Dal 2009, quando è nato, prima è stato nominato «amministratore al benessere ambientale» e poi ha scalato, letteralmente, i gradini del Comune e oltre fino ad ottenere il prestigioso titolo di «Re». Durante la sua carriera Gino ha accolto vescovi, preso parte ai Consigli comunali e come una vera personalità è stato fotografato insieme ai politici locali, con sindaco e giunta. Gino è un re giusto: è sempre presente al seggio nei giorni delle elezioni, non è mancato neanche lo scorso 17 aprile per il voto sul referendum.

    LA PAGINA FACEBOOK - Per lui è stata creata una pagina Facebook «Gino for president Fans Club»: «La pagina è nata nel 2010 per gioco e il titolo di “sire” gli è stato dato quando la fioraia del paese lo ha immortalato su un trono – spiega Raffaella Scagliarini, amministratrice della pagina – da lì il gioco si è diffuso». Tutti lo conoscono a San Giovanni: «Va matto per il prosciutto cotto», dice il macellaio. E più di una volta Gino ha attirato inevitabilmente l’attenzione del «reame» su di se. Come quando è rimasto chiuso nella banca di notte ed ha fatto scattare l’allarme, o quando ha accolto un deputato saltandogli alle gambe e facendo moine tanto da costringerlo a interrompere il suo comizio più di una volta. Tutto rigorosamente registrato e postato su Facebook. Risultato? Più di cento «like» per ogni post e più di 1568 iscritti al gruppo.

    I PROGETTI - Col tempo il crescente interesse per il re felino ha fatto nascere l’idea di sfruttare la sua fama per aiutare gli animali in difficoltà. «Ho fatto un disegno del re e creato degli adesivi per segnalare gli esercizi frequentati da Gino – racconta Scagliarini – i commercianti del paese li hanno comprati a un minimo di un euro l’uno e i proventi sono andati all’Enpa di San Giovanni in Persiceto». Il prossimo progetto? Raccontare le gesta del valoroso re baffuto e raccoglierle in un libro il cui ricavato vada in aiuto degli animali meno fortunati di lui. Per farlo però Gino chiede una zampa ai suoi sudditi.
     
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