Conference League 2023-24

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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    Finalmente Zaniolo, Aston Villa primo. Il Fenerbahce dilaga, Eintracht, sconfitta indolore

    I primi verdetti della Conference League sorridono ai londinesi e ai turchi
    Francesco Calvi

    14 dicembre 2023 (modifica alle 21:26) - MILANO
    Agli archivi le prime partite della sesta giornata di Conference League, tra vittorie esaltanti e tonfi inaspettati. L'Aston Villa fa 1-1 contro lo Zrinjski e difende il primato grazie alla prima firma di Zaniolo per i Villains. Inaspettato il tonfo dell'AZ Alkmaar sul campo del Legia (0-2): olandesi fuori dall'Europa. L'uragano Fenerbahce si abbatte sul Trnava, travolto col punteggio di 4-0 che consegna ai turchi il primato nel gruppo H. Vince anche il Ludogorets, che si impone 1-0 sul Nordsjaelland. Nel gruppo G sconfitta ininfluente per l'Eintracht, già certo del secondo posto, caduto 2-0 sul campo dell'Aberdeen. A Salonicco, il Paok fa 4-2 contro l'Hjk, legittimando il dominio nel suo girone. Nel gruppo della Fiorentina, invece, inutile la vittoria del Genk per 2-0 sul Cukaricki.

    GRUPPO E: LA PRIMA FIRMA DI ZANIOLO—
    Dopo l’1-0 di Zaniolo, l’Aston Villa si fa riacciuffare dall’HSK Zrinjski, ma rimane comunque in vetta al girone E. Aritmeticamente qualificati da due settimane, gli inglesi volano in Slovacchia e schierano numerose riserve: il Dibu Martinez, Watkins e McGinn partono dalla panchina, mentre l’italiano è titolare insieme ai giovani Ramsey e Duran. Il match è privo di emozioni e, per rompere gli schemi, serve la fantasia di McGinn: l’esterno entra in campo al 58’ e, tre minuti dopo, serve a Zaniolo il cross per l’1-0. Il vantaggio dei Villains resiste fino all’87’: il 24enne Malekinusic pareggia i conti con un tiro a giro dalla distanza, che tuttavia non influisce sul discorso qualificazione. La squadra di Emery si conferma prima, con 13 punti, a +1 dal Legia Varsavia che supera 2-0 l’AZ Alkmaar. Nonostante l’intenso possesso palla degli olandesi, nella prima frazione i polacchi vanno a segno con un’incornata di Yuri Ribeiro. Subito dopo l’intervallo, l’AZ resta in dieci per l’espulsione di Martins Indi: per il Legia la gara si mette in discesa e, all’81’, Kramer sigla il definitivo raddoppio con un colpo di testa.

    Aston Villa 13 Legia Varsavia 12 AZ Alkmaar 6 HSK Zrinjski Mostar 4

    GRUPPO F: TUTTO INUTILE PER IL GENK— Nello stesso gruppo della Fiorentina, il Genk saluta l’Europa con un’ottima prestazione. Contro il Cukaricki – fanalino di coda del girone, con zero punti e -14 di differenza reti -, i belgi ottengono un successo per 2-0, segnando una rete per tempo. Dopo l’errore dal dischetto di Paintsil al 9’, Heynen apre le marcature con un gran tiro dalla distanza, che finisce nel sette. Alla mezzora Galarza lascia i belgi in dieci, però il divario tecnico è enorme e l’inferiorità numerica non si fa sentire. Al 57’, infatti, Paintsil si fa perdonare timbrando il 2-0: su imbucata di El Khannouss, il ghanese scatta in profondità, dribbla il portiere avversario e chiude i conti.
    Fiorentina 12 Ferencvaros 10 Genk 9 Cukaricki 0

    GRUPPO G: L'EINTRACHT CADE SENZA FARSI MALE— Paok ed Eintracht sono già qualificate, però affrontano l’ultimo match della fase a gironi con un approccio nettamente diverso. I greci – che schierano le vecchie conoscenze della Serie A Troost-Ekong e Meité - ospitano l’HJK Helsinki: i polacchi passano in vantaggio dopo 6 minuti, il Paok si sveglia alla mezzora e poi dilaga nel secondo tempo. Al 37’ Ozdoev timbra l’1-1, nella ripresa Konsantelias e Michailidis (aiutato dalla netta deviazione di Toivio) completano il ribaltone con delle conclusioni da distanza ravvicinata. All’85’ arriva anche il 4-1 di Murg, prima del 4-2 su rigore dell’ex Chievo Perparim Hetemaj. Il Paok resta primo con 16 punti, a +7 dall’Eintracht che perde 2-0 con l’Aberdeen. La prima rete degli scozzesi è firmata da Duk al 41’. Nella seconda frazione l’Eintracht sciupa numerose occasioni e alla fine, al 74’, subisce il definitivo 2-0 dal neo-entrato Sokler, bravo a superare Grahl con un pallonetto.

    Paok 16 Eintracht Francoforte 9 Aberdeen 6 HJK Helsinki 2

    GRUPPO H: SUPER DZEKO, VALANGA FENER— La sorpresa di giornata arriva proprio dal gruppo H, dove il Nordsjaelland inizia l’ultima gara della fase a gironi da primo in classifica e finisce per ritrovarsi… fuori dalle coppe. Decisiva, in tal senso, è la sconfitta per 1-0 in casa del Ludogorets, che festeggia la qualificazione agli spareggi grazie a una splendida rete dalla distanza realizzata da capitan Piotrowski al 79’. Al primo posto in classifica, invece, c’è il Fenerbahçe di Dzeko, che torna titolare contro lo Spartak Trnava, in un match fondamentale in ottica-qualificazione. L’ex attaccante dell’Inter non delude le aspettative: dopo l’1-0 di Kadioglu nel primo tempo, i turchi dilagano nel secondo, grazie alle reti di Tadic (a segno su rigore) ed Edin (doppietta, con due tocchi da distanza ravvicinata).

    Fenerbahçe 12 Ludogorets 12 Nordsjaelland 10 Spartak Trnava 1
     
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    Ajax salvo nel finale: 2-2 col Bodo Glimt. Il Ferencvaros di Stankovic cede all'Olympiacos

    Bene Dinamo Zagabria e Maccabi Haifa che superano Gent e Betis. Tutti i risultati dei playoff giocati oggi
    Francesco Calvi
    15 febbraio 2024 - MILANO

    Goleade, rimonte e gol allo scadere: negli spareggi di Conference League succede di tutto. Nei match delle ore 18.45, il Molde si porta sul 3-0 contro il Legia Varsavia e poi rischia di pareggiare, mentre l’Eintracht si fa riacciuffare (da 0-2 a 2-2) dai belgi dell’Union Saint-Gilloise. Il Ferencvaros di Stankovic perde 1-0 in casa dell’Olympiacos, lo Sturm Graz domina (4-1) contro lo Slovan Bratislava. Lo show delle ore 21 è, invece, offerto da Ajax e Bodo Glimt, con i norvegesi che segnano due gol ad Amsterdam ma poi ne subiscono altrettanti durante il recupero. Ok pure Dinamo Zagabria e Maccabi Haifa (vittoriose per 1-0, rispettivamente contro Gent e Betis), Servette-Ludogorets finisce 0-0.

    MOLDE-LEGIA VARSAVIA 3-2
    Prima la goleada, poi la paura di subire una clamorosa rimonta. All’Aker Stadion, i norvegesi mettono la gara apparentemente in discesa in meno di mezzora: al 20’ il punteggio è già di 2-0, grazie a una doppietta di Gulbrandsen, che realizza due reti da posizione ravvicinata. Il 31enne dimostra un gran fiuto del gol, però il portiere avversario, soprattutto in occasione del secondo centro, è tutt’altro che impeccabile. Al 24’, ancora con la complicità del portiere Tobiasz, Kaasa cala il tris con un tiro dal limite dell’area. Il Molde ha la vittoria in tasca e gestisce l’ampio vantaggio con serenità, ma finisce per addormentarsi nella ripresa. Al 63’ capitan Josué risveglia il Legia con un gran tiro al volo, al 71’ Augustyniak riapre il match con un colpo di testa. Nel finale Kapustka sfiora il 3-3, però spara alto da posizione ravvicinata: il Molde vince 3-2, ma il Legia può sognare il ribaltone nel match della prossima settimana.

    OLYMPIACOS-FERENCVAROS 1-0— Gli ungheresi tornano dalla Grecia con l’amaro in bocca: l’Olympiacos vince 1-0 grazie a un gol allo scadere, firmato dal solito El Kaabi in seguito a... un errore di Jovetic. Dopo un primo tempo privo di emozioni e segnato da numerosi errori in fase di impostazione, i padroni di casa spingono sull’acceleratore nella ripresa, costringendo il Ferencvaros a chiudersi nella propria metà campo. Gli uomini di Deki soffrono ma non demordono, poi però si inchinano dinanzi al guizzo di El Kaabi. A 7 minuti dal 90’, Rodinei crossa per il neo-entrato Jovetic, che liscia di testa e spiazza i difensori avversari: il pallone arriva proprio dalle parti del centravanti marocchino, che è bravo a battere Dibusz, regalando un prezioso successo alla formazione di Mendilibar.

    UNION SAINT-GILLOISE-EINTRACHT FRANCOFORTE 2-2— Belgi e tedeschi giocano un tempo a testa: in avvio domina l’Eintracht, nella ripresa il Saint-Gilloise sfiora il clamoroso ribaltone. La squadra di Blessin, ex tecnico de Genoa, subisce due reti nei primi 10 minuti, poi è brava a non perdere la bussola, inseguendo e raggiungendo il 2-2. Il gol dell’1-0 è firmato da Chabi, a segno da posizione ravvicinata dopo una bella iniziativa di Nkounkou, che dribbla tre avversari sulla fascia sinistra. Kalajdzic raddoppia al 10’ trasformando praticamente un rigore in movimento, poi però l’Eintracht paga a caro prezzo un errore dei suoi difensori. Al 31’ Skhiri si fa rubare il pallone da Amoura nella sua area di rigore. l’esterno serve Rasmussen che timbra il 2-1. Il 2-2 arriva al 68’ grazie al bomber svedese Nilsson, che beffa Trapp con un pallonetto.

    STURM GRAZ-SLOVAN BRATISLAVA 4-1— Tutto facile per gli austriaci dello Sturm Graz, che vincono 4-1 dopo aver chiuso la loro avventura in Europa League con un terzo posto nello stesso girone dell’Atalanta. I padroni di casa partono subito forte, con il nuovo acquisto Biereth – centravanti 21enne, in prestito dall’Arsenal – che al 4’ sblocca il match con un inaspettato tiro di punta. All’8’ il solito Gerson Rodrigues illude lo Slovan e sigla l’1-1, dribblando il portiere avversario. Da lì in poi, tuttavia, lo Sturm Graz concede poco o nulla: Gorenc-Stankovic segna il 2-1 di testa al 27’, nella ripresa Kiteishvili conquista e trasforma il penalty del 3-1. Gli slovacchi si innervosiscono e l’ex Pescara Weiss, subentrato al 68’, dopo appena 10 minuti viene espulso per intervento pericoloso. La ciliegina sulla torta arriva al 91’, con la rete di Amady Camara, 18enne maliano che realizza il gol del definitivo 4-1.

    AJAX-BODO GLIMT 2-2— Bene per 90 minuti, disastroso durante il recupero: ad Amsterdam, il Bodo Glimt si fa recuperare da 0-2 a 2-2. Gli ospiti partono forte e vanno in vantaggio di due reti, i padroni di casa si svegliano nella ripresa e, alla fine, riaprono il discorso qualificazione. Alla super doppietta di Gronbaek, centrocampista 22enne con un grande fiuto del gol, per il Bodo fanno seguito i brutti errori in extremis di Bjortuft e Haug. Il primo, difensore subentrato al 74’, atterra Brobbey all’interno dell’area e regala un penalty (trasformato da Van den Boomen, al 91’) agli olandesi, ricevendo pure un cartellino rosso. Passano 6 minuti e proprio Haug, portiere del Bodo, sbaglia un’uscita alta e lascia la porta scoperta. Berghuis ne approfitta e timbra il pareggio con un delizioso pallonetto, riaccendendo le speranze dell’Ajax in vista del match di ritorno.

    REAL BETIS-DINAMO ZAGABRIA 0-1— Un errore di Chadi Riad costa caro agli spagnoli del Betis. Trascinati da German Pezzella, ex difensore della Fiorentina, gli andalusi affrontano la Dinamo a testa alta: i biancoverdi sono decisamente più pericolosi rispetto agli avversari e, alla lunga, dominano anche in termini di palleggio. La formazione di Manuel Pellegrini perde a causa di un episodio sfavorevole: al 74’ Petkovic tenta l’aggancio in area e manda il pallone sul braccio di Riad. L’arbitro procede con l’on field review e infine assegna il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta proprio l’ex centravanti di Catania e Bologna: Rui Silva si tuffa dalla parte giusta ma non riesce a intercettare. Nel finale gli spagnoli si scatenano, però sono sfortunati: Fekir sfiora il pareggio con un’incornata, Jose colpisce il palo dalla distanza. Per cercare il ribaltone, Pezzella & Co dovranno attendere la trasferta in Croazia della prossima settimana.

    LE ALTRE— Nelle altre sfide delle ore 21, il Maccabi Haifa vince e sogna gli ottavi di finale grazie a una rete di Frantzdy Pierrot. Dopo un match sofferto – con il Gent di gran lunga più propositivo rispetto al Maccabi -, il bomber haitiano sfrutta nel migliore dei modi la prima, grande occasione della partita. Lanciato a rete dopo un rimpallo favorevole, il 31enne si ritrova a tu per tu con il portiere avversario e lo fredda con uno scavetto, fissando il punteggio sull’1-0. La sfida tra Servette e Ludogorets, invece, termina 0-0.
     
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    Ajax, Dinamo Zagabria e Olympiacos agli ottavi. Betis ed Eintracht eliminate

    Nel ritorno dei playoff gli olandesi strappano la qualificazione solo dopo i temi regolamentari. La Dinamo Zagabria elimina gli spagnoli. L'Union Saint-Gilloise passa a sorpresa a Francoforte

    Francesco Calvi
    22 febbraio 2024 (modifica alle 23:57) - MILANO
    Passano Ajax, Dinamo Zagabria e Olympiacos, mentre finisce l’avventura europea di Bodo Glimt, Betis ed Eintracht Francoforte. Gli olandesi e i croati soffrono a lungo ma riescono a strappare un biglietto per gli ottavi di Conference League: i primi vincono 2-1 a Bodo dopo i tempi supplementari, i secondi rimontano il Betis e beneficiano dell’1-0 dell’andata. Il solito El Kaabi trascina i greci contro il Ferencvaros di Dejan Stankovic, mentre i tedeschi perdono 2-0 contro l’Union Saint-Gilloise. Ok il Servette, che supera 1-0 il Ludogorets, proprio come lo Sturm Graz che ottiene un successo di misura a Bratislava. Il Molde domina (3-0) il Legia Varsavia, mentre il Maccabi Haifa – in campo mercoledì alle ore 18 – ha ottenuto un biglietto per gli ottavi pareggiando in casa del Gent.

    EINTRACHT FRANCOFORTE-UNION SAINT-GILLOISE 1-2
    Anche i tedeschi salutano l’Europa: convincenti nei primi 10 minuti della doppia sfida contro i belgi, hanno poi pagato a caro prezzo alcune disattenzioni in fase difensiva. Rimontata da 0-2 a 2-2 nella sfida d’andata, la formazione guidata da Toppmoller crolla pure in Germania. Dopo un primo tempo equilibrato, infatti, a Francoforte il Saint-Gilloise passa in vantaggio al 2’ della ripresa con Puertas Castro. L’Eintracht va vicinissimo al gol ma deve fare i conti con un super Moris, il portiere avversario che recita da protagonista compiendo due miracoli sui tiri di Chaibi e Nkounkou. Nel miglior momento dei tedeschi, sempre più pericolosi nel finale, il neo-entrato Ayensa (in campo da 4 minuti) chiude i conti sugli sviluppi di un corner. Serve a poco la rete di Dina Ebimbe, che accorcia le distanze con un’incornata all’87’.

    FERENCVAROS-OLYMPIACOS 0-1— Proprio come all’andata, i greci vincono 1-0 con un gol di El Kaabi. La rete dell’attaccante marocchino mette fine all’avventura europea della squadra di Dejan Stankovic, sempre attenta in fase di non possesso ma decisamente poco pericolosa nell’area di rigore avversaria. L’Olympiacos, già vicino all’1-0 proprio grazie a un’incornata di El Kaabi alla mezzora, sfrutta bene il penalty concesso al 45’ per un tocco di mano in area. Nella seconda frazione i greci amministrano il vantaggio, sfiorando il raddoppio nel finale con una conclusione di Jovetic.

    LEGIA VARSAVIA-MOLDE 0-3
    — Doppietta all’andata, doppietta al ritorno. A Varsavia difficilmente dimenticheranno Fredrik Gulbrandsen, il 31enne che ha trascinato il Molde agli ottavi di finale di Conference League. Già decisivo in Norvegia (quando la partita terminò 3-2), il classe 1992 sblocca pure la gara di ritorno con una rete al 2’. Hestad, a segno al 20’, chiude i conti anticipatamente in favore del Molde, prima dell’ultimo guizzo, ancora di Gulbrandsen, che sbuca alle spalle dei difensori e devia in rete un tiro-cross di Kaasa al 67’.

    SLOVAN BRATISLAVA-STURM GRAZ 0-1— Lo Slovan Bratislava di Juraj Kucka non è riuscito a regalarsi il ribaltone. Sconfitti 4-1 la scorsa settimana, gli slovacchi vanno ko anche nel match davanti ai loro tifosi, incassando un altro gol del giovane bomber Biereth. Classe 2003 di proprietà dell’Arsenal, l’attaccante danese – trasferitosi allo Sturm Graz durante il mercato invernale – va di nuovo a segno, stavolta all’inizio della ripresa, approfittando di una rimessa laterale gestita male dai padroni di casa. Lanciato verso la porta grazie a un passaggio mal calibrato da un avversario, il 21enne non sbaglia e, al 52’, mette fine al sogno-remuntada dello Slovan.

    BODO GLIMT-AJAX 1-2— Già nel match di andata, Bodo e Ajax avevano dato spettacolo: 2-0 per i norvegesi fino al 91’, poi due gol di Berghuis e compagni nei minuti di recupero. La musica non è cambiata nella gara di ritorno, considerando che a Bodo succede di tutto: il primo tiro in porta arriva al 34’ con Berghuis, bravo a girare in rete un cross rasoterra di Brobbey. Da lì in poi, l’Ajax crolla: l’ex milanista Hauge si divora il gol del potenziale 1-1 prima dell’intervallo, Sutalo commette un fallo da ultimo uomo e rimedia un rosso al 48’. Passano due minuti e Berg colpisce la traversa, mentre Sosa respinge un tiro sulla linea di porta con il braccio, ma l’arbitro non fischia il penalty a causa di un presunto precedente fallo di un giocatore del Bodo. I padroni di casa alzano il ritmo e – in dieci contro dieci, per l’espulsione di Gronbaek - schiacciano l’Ajax nella sua metà campo, segnando all’83’ grazie a un tiro di Berg dal limite dell’area. Saltnes segna il 2-1 al 95’ ma viene colto in offside, così la sfida prosegue fino ai tempi supplementari. Il gol decisivo, alla fine, arriva al 114’ grazie a un tiro-cross di Kenneth Taylor, 21enne cresciuto nel settore giovanile del club e subentrato a gara in corso.

    DINAMO ZAGABRIA-BETIS 1-1— Il pareggio finale sorride ai croati, rivelatisi, ancora una volta, una squadra solida a livello difensivo e dotata di grande personalità. Dopo il successo per 0-1 ottenuto in Spagna (gol dell’ex Bologna Petkovic su rigore), a Zagabria la Dinamo passa in svantaggio al 38’, quando Bakambu s’inventa un gol splendido, colpendo il pallone con il tacco. Nella ripresa, però, cambia tutto, perché il bomber 32enne si ferma per infortunio e Fekir fallisce clamorosamente la chance dello 0-2. Hoxha, ala sinistra 25enne, si scatena nell’ultima mezzora: prima offre a Kaneko un pallone facile da appoggiare in rete per l’1-1, poi si procura un calcio di rigore che l’arbitro annulla con l’ausilio del Var. L'1-1 finale condanna gli spagnoli all’eliminazione.

    LUDOGORETS-SERVETTE 0-1— Il primo incontro, in Svizzera, era terminato con un pareggio a reti inviolate. In Bulgaria, invece, il Servette passa grazie a un gol di Cognat e ai miracoli di Frick. Il primo, centrocampista classe 1998, al 6’ sfonda per vie centrali e, a tu per tu con il portiere avversario, gli fa passare il pallone in mezzo alle gambe. Il secondo, invece, si esalta soprattutto nei minuti finali, parando tutti i tiri del Ludogorets, sbilanciatosi in avanti in cerca del pareggio. Il Servette difende con i denti il vantaggio acquisito in avvio di gara e, alla fine, strappa un pass per gli ottavi.
     
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    Urlo Fiorentina: Barak firma il colpo nel recupero. Italiano vince 4-3 in casa del Maccabi

    A Budapest apre Nzola, poi il ribaltone firmato Seck-Kinda. Il 2-2 è di Beltran, nuovo vantaggio israeliano con Khalaili e nuovo pari di Mandragora. Maccabi in dieci nel finale per il rosso a Show. Decide l'ex Verona nel finale. Ritorno il 14 marzo al Franchi

    7 marzo 2024 - MILANO
    Finale incredibile a Budapset. La Fiorentina rimonta due volte e poi con Barak strappa la vittoria nel recupero. Così i viola piegano il Maccabi Haifa 4-3 e mettono più di un piede nei quarti di finale. Sembra tutto facile per i viola in vantaggio dopo 2': cross di Kayode e stacco di testa vincente di Nzola, preferito a Belotti. Poi una difesa rivedibile concede agli israeliani il ribaltone. Seck imbuca da due passi, mentre Kinda si beve Kayode e gela Terracciano. Il primo tempo termina così, col ribaltone che scuote la Fiorentina, ma non è certo finita. Nella ripresa Beltran firma il 2-2 con un tocco di punta che ruba il tempo a Keouf. Il Maccabi torna in vantaggio con un gran diagonale di Khalaili che punisce una difesa, quella viola, mal schierata. La squadra di Italiano però non si scoraggia e continua ad attaccare. La nuova parità parte da un assist di Gonzalez per Biraghi che serve Mandragora a centro area. Per il centrocampista l'appoggio in rete è un gioco da ragazzi. Il Maccabi resta in dieci all'80' per doppia ammonizione di Show per un fallo assurdo su Bonaventura. L'assedio finale porta al colpo vincente di Barak
     
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    Maccabi e Lilla, che colpi in trasferta. Ajax e Aston Villa a secco

    Decisivo Zahavi, ex Palermo, che affonda i greci. Il Molde continua a stupire, bene anche la Dinamo Zagabria, il Fenerbahce vola con Batshuayi
    Francesco Calvi
    7 marzo 2024 - MILANO
    Pioggia di gol tra Fiorentina e Maccabi Haifa, pioggia di gol generale in Conference League. Nel primo round degli ottavi di finale, Maccabi Tel Aviv, Lilla e Fenerbahçe – tutte impegnate in trasferta – si regalano una goleada e sognano già il passaggio del turno. Gli israeliani vincono 4-1 contro l’Olympiacos, il Lilla passa (3-0) a Graz mentre Dzeko (assist) e compagni superano in scioltezza (3-0) l’Union Saint-Gilloise. L’Aston Villa di Zaniolo non riesce a impensierire l’Ajax: 0-0 in Olanda. Finisce a reti inviolate anche Servette-Viktoria Plzen, mentre il Molde batte il Bruges (2-1) grazie a un gol in pieno recupero del solito Gulbrandsen. Ok anche la Dinamo Zagabria: doppietta di Bruno Petkovic e 2-0 al Paok.


    OLYMPIACOS-MACCABI TEL AVIV 1-4
    A 36 anni, l’ex Palermo Eran Zahavi continua a fare il bello e il cattivo tempo nelle coppe europee. In casa dell’Olympiacos, il Maccabi è avanti di due gol dopo appena 9 minuti: il match si sblocca al 4’ con una girata del capitano, mentre al 9’ Shahar raddoppia, sfruttando una respinta del portiere dei greci. Il colpo di testa di El Kaabi, al 13’, non basta per rasserenare i padroni di casa: al 30’ Zahavi segna ancora, stavolta a porta vuota, mettendo la gara in discesa per gli israeliani. Nel secondo tempo arriva pure l’1-4 con un’incornata di Dor Peretz, bravo a deviare alle spalle del portiere il cross di un compagno. L’Olympiacos, dominato in lungo e in largo, giovedì prossimo dovrà compiere un’impresa per evitare di concludere la sua avventura in Conference League.

    STURM GRAZ-LILLA 0-3— Il solito Jonathan David trascina il Lilla anche a Graz: l’attaccante canadese sale a quota 18 reti in stagione, siglando il vantaggio dei francesi, al 28’, con una girata in area dopo un’ottima iniziativa di Bouaddi. Dopo il gol incassato, lo Sturm trova la quadra in fase difensiva, ma continua a faticare in avanti. Al rientro in campo, così, il Lilla chiude i conti. David torna in cattedra con un guizzo al 51’: Haraldsson calcia dalla distanza, la palla sbatte sulla traversa e il centravanti ribatte in porta con freddezza. Al 71’, invece, il cross di Zhegrova, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, finisce direttamente sotto al sette. Nella sfida di ritorno, che si giocherà in Francia, la squadra di Fonseca potrà limitarsi ad amministrare l’ampio vantaggio maturato alla Merkur Arena.

    MOLDE-BRUGES 2-1— Nelle coppe europee, davanti ai loro tifosi, i norvegesi del Molde si esaltano sempre. A farne le spese, stavolta, è il Bruges dell’ex Bologna Skov Olsen, che parte dalla panchina per il turnover ed entra in campo quando la sua squadra è sotto di un gol. Il primo tempo, infatti, si chiude 1-0 con rete di Stevenik, che prende il posto dell’infortunato Haugan al 18’ e cambia la partita. Prima s’inventa una palla-gol per Hestad (che spreca), poi batte Jackers con un tiro a giro da posizione ravvicinata. Nella ripresa i belgi spingono maggiormente e all’85’ pareggiano con un calcio di rigore di De Cuyper, ma tornano nuovamente in svantaggio in pieno recupero. La rete del definitivo 2-1 è timbrata da Gulbrandsen, eroe di coppa, che aveva già segnato 4 reti negli spareggi contro il Legia Varsavia.

    AJAX-ASTON VILLA 0-0— A sorpresa, il big match degli ottavi di finale si rivela il più ingessato del giovedì. Gli inglesi, quarti in classifica in Premier League, non riescono a spaventare Brobbey e compagni nel primo tempo, ma prendono il pallino del gioco nella seconda frazione. Con l’ingresso in campo di Bailey e McGinn, la formazione di Emery diventa sempre più propositiva e gli olandesi si schiacciano nella propria metà campo. Al 74’ i Villains, in cerca dell’1-0, inseriscono Zaniolo, però poco dopo si ritrovano in dieci per l’espulsione (per doppia ammonizione) di Konsa. La parità numerica è presto ristabilita, perché, dopo appena tre minuti, la stessa sorte tocca all’olandese Gooijer. La sfida termina a porte inviolate: lo spettacolo è rimandato al prossimo giovedì, quando entrambe le formazioni saranno costrette a rischiare qualcosa in più.

    DINAMO ZAGABRIA-PAOK 2-0— Sette gol in sei partite, terza doppietta europea della stagione. Bruno Petkovic, ex – tra le altre – di Bologna e Catania, si carica ancora una volta il peso dell’attacco della Dinamo Zagabria sulle spalle. Nella sfida contro il Paok il bomber croato segna una rete per tempo. Al 37’ sfrutta un passaggio in verticale e si ritrova a tu per tu con il portiere: il primo tentativo è respinto, il secondo finisce in fondo alla rete. Al 71’ si ripete, approfittando di un’incertezza di Spikic, che manda in tilt gli avversari: Petkovic ha tutto il tempo di caricare il tiro e mirare all’angolino. Il Paok paga a caro prezzo i blackout difensivi, la Dinamo sogna i quarti di finale.

    UNION SAINT-GILLOISE-FENERBAHCE 0-3— Il bomber di coppa non delude le aspettative. Dalla scorsa estate Michy Batshuayi è “il vice-Dzeko” del Fenerbahçe, pronto a scatenarsi in Conference, quando l’ex interista riposa e parte dalla panchina. Il centravanti belga – già 6 reti stagionali nelle competizioni Uefa - sblocca la gara al 20’ con un tocco da posizione ravvicinata, dopo una punizione calciata dall’ex romanista Cengiz Under. Nel primo tempo il Fener sfiora il raddoppio con Fred, nella ripresa l’Union spinge con insistenza ma senza grossi risultati. Il Fenerbahçe tiene botta e, nel finale, mette in cassaforte il passaggio del turno: al 78’ Dzeko entra in campo e serve l’assist del raddoppio a Oosterwolde, al 94’ Tadic chiude i conti su calcio di rigore.
     
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    Fiorentina, 1-1 col Maccabi e quarti. Cori contro Israele e confronto con i giocatori

    Viola avanti con un colpo di testa di Barak, già decisivo nel 3-4 dell'andata, pari di Khalaili. Rientrato Dodo dopo un lungo stop. Cori della Fiesole a fine partita, i giocatori ospiti rientrano in campo e chiedono spiegazioni

    inviato a Matteo Dalla Vite
    14 marzo 2024 - FIRENZE
    Avanti la Fiorentina. Coi soliti patemi ma avanti. Il pari di Khalaili al 43’ s.t. ha dato pepe a una gara che la Viola ha condotto a ritmi molto lenti ma sicuri, rischiando poco ma non in quel frangente in cui Terracciano si è fatto infilare sotto le gambe dall’attaccante del Maccabi. Finisce 1-1 ma intanto la Viola domani assisterà da attrice protagonista al sorteggio (ore 14) per i Quarti di finale. Alla fine è stato ancora una volta Antonin Barak l’uomo di Coppa: dopo avere, in passato, deciso la gara contro il Basilea e segnato all’andata il 4-3 dirimente a Budapest, il centrocampista ceco ha infilato di testa l’1-0 momentaneo col quale la Viola ha portato avanti la propria qualificazione.

    GOL ANNULLATO—
    La Fiorentina (che ha Niccolini in panchina per la squalifica di Italiano) si presenta con Faraoni a destra e Biraghi a sinistra (fuori ancora Parisi), 4-2-3-1 con Bonaventura e Mandragora in mezzo al campo e Barak sottopunta di Belotti. Il Maccabi Haifa lascia giù tre che all’andata fecero quasi l’impresa (soprattutto Kandil e Khalaili) e sceglie come nella gara di Budapest il 3-4-1-2, col ruolo di trequartista svolto da Refaelov. Poca gente al Franchi, ma circa 800 tifosi ospiti a sperare nel miracolo. L’inizio è una serie di tentativi molto pasticciati della Fiorentina: Barak e Sottil cercano di aprire il muro del Maccabi ma senza mai trovare il sospiro vitale dell’ultimo tocco, Mandragora non inquadra la porta al 26’ e il tutto mentre la squadra di Degu controlla e a volte riparte orchestrata da Mohamed che anche all’andata (finita 4-3 per i viola) aveva cucinato piatti interessanti. Fino al 40’ non succede nulla di nulla: poi, una punizione del Maccabi porta in gol Refaleov nel cuore dell’area ma il colpo di testa precedente di Podgoreanu era stato scoccato in fuorigioco. Giusto annullare. È l’unica emozione di un primo tempo assolutamente noioso che, tanto per non smentirsi, finisce senza minuti di recupero.

    ANCORA BARAK— La ripresa inizia senza cambi, senza sussulti ma con la Viola in avanti: il primo vero tiro in porta della gara è un colpo di testa di Barak (7’ st) su cross da destra di Nico Gonzalez. L’arbitro bosniaco Peljto sorvola su un secondo giallo a Cornud che interviene – pur senza cattiveria - con pestone su Bonaventura: manca quindi l’espulsione, visto che il laterale del Maccabi aveva già preso il giallo al 15’ del primo tempo su Faraoni. E proprio Faraoni edifica l’assist per il vantaggio della Fiorentina: cross perfetto a centro-area, Barak (già decisivo col Basilea e all’andata) stacca in maniera esemplare di testa con Simic e soprattutto Goldberg che guardano, Keouf è battuto, 1-0 viola. Così, Degu (il tecnico del Maccabi) ne cambia tre in un colpo: dentro Saief, Khalaili e Kinda alla ricerca di una speranza. Proprio Khalaili tenta di invertire l’andazzo: botta da fuori però telefonatissima al 21’, cosa che non scuote Terracciano. Al 24’, Sottil si mangia letteralmente il 2-0: situazione in diagonale, botta alta che avrebbe potuto chiudere la gara.

    DODÒ E 1-1— Nel frattempo, torna in campo (e non è roba di poco conto) Dodò: si era infortunato il 24 settembre 2023 contro l’Udinese, rieccolo in pista 172 giorni dopo la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro per la quale venne operato. Il Maccabi ne cambia altri due e intanto la Viola va verso il 2-0, sfiorato più volte e anche per una indecisione (poi rattoppata) del portiere Kaouf. Israeliani mai abbacchiati, però: una puntata in avanti in contropiede, siamo a tre minuti dalla fine del tempo regolamentare, porta Goldberg a servire in maniera ostinata Khalaili, palla non irresistibile ma che Terracciano trasforma in gol facendola passare sotto le gambe. In qualche modo la Fiorentina si complica la vita: 1-1 e sono cinque i minuti di recupero. La Fiorentina si sbilancia, cerca il gol della sicurezza e alla fine – con patemi al tramonto – riesce ad approdare ai Quarti di Conference League: oggi i sorteggi, la finale di Atene è sempre un obiettivo possibile.

    CODA SPIACEVOLE— Nel finale, però, c’è stata una coda spiacevole: dalla Curva Fiesole sono partiti cori contro Israele e i giocatori del Maccabi, mentre rientravano nel spogliatoi, hanno fatto dietrofront e risalito le scale per chiedere spiegazioni non gradendo i cori. La situazione si è accesa ma nel giro di due minuti è tornata la calma.
     
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    Il Paok ribalta la Dinamo Zagabria, per il Fenerbahce sconfitta indolore

    Dopo lo 0-2 dell'andata, i greci vincono 5-1 e guadagnano i quarti di finale. Avanti anche i turchi, che perdono 0-1 in casa con l'Union Saint-Gilloise ma passano grazie ai tre gol segnati in Belgio. Il Viktoria Plzen esulta dopo i rigori col Servette. Aston Villa a valanga sull'Ajax, ai quarti anche Lilla, Bruges e Olympiacos

    Oscar Maresca
    14 marzo 2024 (modifica alle 23:52) - MILANO
    L’Aston Villa dilaga al Villa Park ed elimina l’Ajax: la squadra di Emery vince 4-0. Gli olandesi chiudono pure in dieci per l’espulsione di Mannsverk. L’ex Bologna Skov Olsen trascina il suo Bruges contro il Molde: finisce 3-0 con una doppietta dell’esterno danese. Il club belga ribalta così l’1-2 dell’andata. Il Lilla pareggia 1-1 contro lo Sturm Graz, ma il 3-0 con cui aveva superato gli avversari in Austria consegna alla formazione di Paulo Fonseca l’accesso ai quarti. L’Olympiacos fa l’impresa: doveva rimediare al 4-1 subito dal Maccabi Tel Aviv. In una sfida infinita terminata soltanto ai supplementari, i greci stendono 1-6 il club israeliano: segna anche Stevan Jovetic. Nelle partite delle 18.45, il Paok di Razvan Lucescu recupera le due reti di svantaggio subite all’andata contro la Dinamo Zagabria. Al Toumba Stadium i greci asfaltano 5-1 gli uomini di Jakirovic e volano ai quarti. In Turchia passa l’Union Saint-Gilloise contro il Fenerbahce grazie al gol di Rasmussen, ma non basta. In Belgio la squadra di Kartal si era imposta con tre reti e guadagna così la qualificazione. Viktoria Plzen-Servette termina 0-0 come all’andata. Servono i tiri dal dischetto per decidere chi va avanti. Il club svizzero sbaglia tre rigori e la formazione di Koubek conquista il passaggio del turno.

    ASTON VILLA-AJAX 4-0—
    Alla Johan Cruijff Arena era finita senza reti, quindi al Villa Park poteva succedere di tutto. Al 25’ Watkins con un colpo di testa finalizza il calcio d’angolo battuto da Douglas Luiz. Gli uomini di van’t Schip non riescono a reagire. Al 55’ Duran si divora il 2-0 in contropiede. Poco dopo il portiere dell’Ajax salva ancora sull’attaccante colombiano. Ma al 60’ i padroni di casa rubano palla, Bailey con un doppio passo supera Hato e raddoppia. Trascorrono sei minuti e gli olandesi restano pure in dieci per il rosso rimediato da Mannsverk. Al 75’ Duran trova finalmente il gol: il suo sinistro dal limite sbatte sulla traversa e supera la linea. Rete convalidata con la goal-line technology. Notte fonda per l’Ajax, erroraccio in difesa, ne approfitta Diaby che firma la doppietta: è 4-0. Ai quarti ci va l’Aston Villa.

    BRUGES-MOLDE 3-0— Jutgla e l’ex Bologna Skov Olsen fanno quello che vogliono nel primo tempo, ma non trovano la rete del vantaggio. Dopo i ripetuti attacchi, il danese la sblocca soltanto nel recupero quando deve spingere il pallone in porta sul passaggio vincente di Meijer. Appena comincia il secondo tempo nessuno ferma Skov Olsen: il classe ’99 con un sinistro a giro finalizza un’azione perfetta del club belga. Al posto dell’ex rossoblù entra Skoras, sua la rete del definitivo 3-0. Gli uomini di Deila conquistano il passaggio del turno.

    LILLA-STURM GRAZ 1-1— Gli ospiti devono recuperare i tre gol subiti all’andata per sperare nella qualificazione. Impegnano subito Mannone, il portiere italiano deve respingere le conclusioni di Kiteishvili e Horvat. Ma per trovare la prima rete della partita serve attendere fino al 43’, quando Tiago Santos con il sinistro buca le mani di Jaros. Prima dell’intervallo arriva la risposta di Wuthrich di testa: è 1-1. I francesi si fanno vedere davanti nella ripresa, però il risultato non cambia. La formazione di Fonseca prosegue la corsa in Conference.

    MACCABI TEL AVIV-OLYMPIACOS 1-6— Dopo il 4-1 dell’andata, la qualificazione per il club israeliano sembrava in cassaforte. Invece la squadra di Keane non scende mai in campo nel primo tempo e lascia giocare solo gli avversari. Al 10’ Podence con un destro al volo riaccende le speranze della formazione greca, al 36’ capitan Fortounis parte in contropiede e supera senza troppi problemi Mishpati. Nel recupero della prima frazione c’è tempo anche per lo 0-3 firmato El Kaabi di testa: parità ristabilita nel doppio confronto. A inizio ripresa l’ex Verona Retsos atterra un avversario in area, l’arbitro fischia il rigore. Zahavi realizza l’ottavo gol stagionale in Conference, con questo risultato il Maccabi sarebbe ai quarti. Con una prodezza di El Kaabi gli ospiti trovano però l’1-4: l’attaccante marocchino segna una rete fantastica in rovesciata. Si va quindi ai supplementari. Al 93’ Stevan Jovetic entrato poco prima trova l’1-5. Al 102’ l’Olympiacos dilaga con El Arabi: sono sei. Finisce così la sfida infinita, gli uomini di Mendilibar passano il turno..

    FENERBAHCE-UNION SAINT-GILLOISE 0-1— La formazione di Kartal ha un piede e mezzo ai quarti di finale: nella gara d’andata ha battuto gli avversari 3-0. Al 18’ il nigeriano Samuel parte in contropiede e porta in vantaggio i padroni di casa, ma dopo il check del Var la rete è annullata per fuorigioco. Prima dell’intervallo Ayensa e Amani impegnano Egribayat, il risultato però non cambia. Pochi lampi a inizio ripresa, fino al 68’ quando Rasmussen di testa la sblocca. Una rete che serve a poco. Il Fenerbahce conquista l’accesso ai quarti.

    PAOK SALONICCO-DINAMO ZAGABRIA 5-1— La squadra di Lucescu deve recuperare le due reti subite all’andata e ci riesce già al 34’. A inizio gara, Koulierakis di testa e Zivkovic da fuori si fanno vedere dalle parti di Nevistic. Al 26’ il club greco accorcia le distanze con l’ex Chelsea Baba: su corner colpisce di testa sfruttando la sponda di Koulierakis. Al terzo tentativo ce la fa: il solito Koulierakis tira da fuori e con una deviazione favorevole di Sucic buca la porta avversaria. Parità di reti ristabilita. Nessuno ferma il Paok e al 41’ è 3-0: Thomas lasciato solo di testa fa volare i suoi. Appena comincia il secondo tempo Hoxha incrocia e segna un gol pensate che vale la momentanea parità nel doppio confronto. Al 72’ la rete a Koulierakis non gliela toglie nessuno. Stavolta con il petto su corner avvicina i greci alla qualificazione. Nel finale Despodov cade in area: è rigore. Sul dischetto ci va Zirkovic che non sbaglia. L’impresa è compiuta, il Paok è ai quarti.

    VIKTORIA PLZEN-SERVETTE 0-0, 3-1 D.C.R— Il pari senza reti dell’andata lascia tutto aperto per la sfida di ritorno alla Doosan Arena. La formazione svizzera attacca in modo ordinato e crea pericoli, ma al 13’ con un colpo di testa su punizione Hranac trova il gol del vantaggio per i padroni di casa. Nulla di fatto, perché il difensore è in fuorigioco. Gli ospiti non si arrendono e a metà primo tempo Ondoua costringe Jedlicka a salvare il risultato. A inizio ripresa il portiere del Viktoria Plzen fa un’ottima parata su Stevanovic. La risposta è di Sulc poco dopo. Nel finale ancora Jedlicka evita la rete decisiva agli avversari. E allora si va ai supplementari. Al 96’ Vydra si divora la rete dell’1-0. Si resta in parità e dopo i 120’ spazio ai rigori. Il Servette sbaglia con Stevanovic, Severin e Tsunemoto. Il Viktoria Plzen si prende la qualificazione.
     
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    Olympiakos-Fenerbahce 3-2

    Il pressing alto dei greci condanna il Fener alla sconfitta: gli errori più gravi sono di Krunic e Soyuncu, leader della squadra allenata da Kartal. Al Pireo l’equilibrio dura appena otto minuti. La trequarti dell’Olympiakos, con Jovetic alle spalle della punta, manda in tilt la difesa degli ospiti. All’8’ Soyuncu si fa rubare palla da Masouras, che vede Fortounis al limite dell’area e gli serve il pallone dell’1-0. Il bis arriva al 32’ proprio con Jo-Jo, imbucato da Fortounis al 32’: il montenegrino, al terzo centro nell’ultimo mese, si conferma al top della condizione. Nel primo tempo il Fenerbahçe non può che aggrapparsi alle iniziative individuali di Kahveci, che parte largo a destra, si accentra, cerca la porta ma è sfortunato. I turchi continuano a fare disastri anche in avvio di ripresa, con Krunic protagonista… in negativo. Palla persa al 50’ e occasione sciupata da El Kaabi, nuovo errore al 57’ e 3-0 di Chiquinho con una botta in diagonale. Un rigore trasformato da Tadic al 67’ dà la scossa agli ospiti, che assediano l’area avversaria nel finale e siglano il 3-2 con Kahveci. Nella sfida di ritorno a Istanbul può succedere davvero di tutto.
     
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    La Fiorentina non rischia niente: col Viktoria è 0-0, la qualificazione si decide al Franchi

    I Viola di Italiano, nell'andata dei quarti, gestiscono la partita contro i modesti cechi. Ma Belotti & co. non pungono
    dal nostro inviato Matteo Dalla Vite
    11 aprile 2024 - PLZEN (REP.CECA)
    Veramente troppo poco per abbattere il muro-Viktoria: la Fiorentina torna da Plzen con uno 0-0 che aiuta la gara di ritorno e il passaggio del turno ma ha concluso e fatto davvero fatica a creare qualcosa di serio, eccezion fatta per un colpo di testa di Belotti al tramonto del primo tempo e una conclusione di Beltran a inizio-ripresa. In Gara-2, giovedì prossimo a Firenze, servirà un’altra Viola: più ficcante, meno banale nello strutturare le proprie azioni, meno basica e scontata, con più varianti nell’edificare la fase offensiva.

    IL GALLO—
    Il Viktoria Plzen, imbattuto come la Viola in Conference e capace di subìre solo un gol in otto gare, ha diverse defezioni, si pone col 3-5-2 e il suo pacchetto difensivo ha tre uomini di statura e aggressione; Italiano, dall’altra parte, infila Sottil alto a sinistra e Milenkovic al centro della difesa al posto di Ranieri e al fianco di Quarta, mentre Beltran fa il sottopunta di Belotti; in mezzo al campo, conferma di Mandragora con Arthur. Detto che il ritorno sarà giovedì prossimo a Firenze, l’inizio è protezione Plzen e manovra Fiorentina che prende il primo tiro in porta al 10’: zuccata di Hejda da calcio d’angolo, niente di che per Terracciano. La Viola gioca in maniera basica, cercando l’uomo oltre la barriera difensiva del Plzen: qualche spunto di Nico Gonzalez ma l’efficacia inizialmente non si vede. Al 23’ azione vera del Viktoria, la conclude Vydra con un diagonale che a, la conclude Vydra con un diagonale che Terracciano lascia passare e che va di poco fuori dal polo di destra. La Fiorentina non imbastisce giocate che rubino gli occhi, è attenta ma non pungente anche perché le ali (Sottil e Nico) vengono guardate a vista e bene. La prima iniziativa della Fiorentina è un tiro di Mandragora: curva, minuto 27. Al 34’ lo stesso Mandragora mette in piena area: Belotti di testa impegna seriamente Jedlicka. E’ l’unico sussulto di un primo tempo fatto più di intenzioni che di occasioni reali, a parte quest’ultima del Gallo comunque controllata.

    ACCENSIONE— Nella ripresa, Italiano ricomincia con gli stessi 11 (Bonaventura è in tribuna per il riacutizzarsi di una botta presa contro la Juventus): al 9’ è Beltran a cercare la porta ma Jedlick fa muro per bene sul primo palo. La Fiorentina si affida molto alla fascia destra con Dodò fra i più attivi, Il Viktoria si avviciona al gol con Chory, diagonale ma viziato da un fallo in area su Milenkovic un secondo prima. Italiano mette Nzola per Belotti, Barak per Beltran e poi Maxime Lopez per un arthur scontatissimo e Kouamé per Sottil. Poi, dentro anche Ikoné che si prende un’ammonizione per aver spinto un raccattapalle: i 6’ di recupero del secondo tempo allungano nervosismo e attesa, la Fiorentina non trova l’accensione. E a dire il vero non l’ha praticamente mai trovata per tutta la gara.
     
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    Aston Villa-Lilla 2-1

    Buona la prima per i Villans, che chiudono il primo round con un gol di vantaggio. Il bomber di giornata, tanto per cambiare, è il solito Ollie Watkins: dopo appena 13’ il centravanti è libero da marcature nel bel mezzo dell’area e, su corner di McGinn, colpisce di testa e mette il match in discesa. La squadra di Emery non impressiona ma gestisce l’1-0 con intelligenza: la graziano Zhegrova e Jonathan David, fermati nell’area piccola da un impeccabile Dibu Martinez. Il raddoppio degli inglesi arriva al 55’ con uno schema. Corner battuto corto e palla fuori per McGinn, che calcia di prima intenzione e trova l’angolino basso. Gli uomini di Paulo Fonseca si disperano per la rete annullata a Gudmundsson per un fuorigioco millimetrico e, nel finale, assaltano la porta difesa da Martinez. L’argentino si conferma insuperabile fino all’84’, quando Diakite lo infila con un’incornata su calcio d’angolo.

    Bruges-Paok 1-0
    Una vittoria di misura che lascia l’amaro in bocca: i belgi si avvicinano alla semifinale contro una tra Fiorentina e Viktoria Plzen, ma chiudono l’andata con il rimpianto di aver fallito troppe volte il raddoppio. Senza l’infortunato Skov Olsen, ex del Bologna e bomber della squadra con 23 reti, i nerazzurri sbloccano subito la partita con Vetlesen, bravo a trasformare un rigore in movimento su suggerimento di Jutgla. Il Bruges spinge forte per tutto il primo tempo, con De Cuyper e lo stesso Vetlesen che mancano l’appuntamento col raddoppio. Nella ripresa i padroni di casa continuano a schiacciare il Paok nella sua metà campo: Kotarski nega il raddoppio a Jutgla. Se i greci restano in corsa per il passaggio del turno il merito è soprattutto del loro portiere, che al 79’ para a Igor Thiago il rigore del potenziale 2-0. Il discorso qualificazione rimane apertissimo.
     
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    Gonzalez-Biraghi, l'urlo viola! Dopo 120' la Fiorentina doma il Viktoria e va in semifinale

    Dopo un assedio durato 90' e la superiorità numerica dal 66' per l'espulsione di Cadu, la squadra di Italiano passa dopo i tempi supplementari
    dall'inviato Matteo Dalla Vite
    18 aprile 2024 - FIRENZE
    Più bello così? Così sofferto e maledettamente in salita? Beh, dipende dai punti di vista ma alla fine di una gara infinita la Fiorentina – sudando, imprecando, prendendo due pali e una traversa, vedendosi parare di tutto da Jedlicka soprattutto nel primo tempo – approda in semifinale di Conference League issando anche il Ranking-Uefa per l’Italia. Alle 20,48 di una serata che pareva un incubo, al secondo minuto del supplementare che Fiorentina e Viktoria hanno mandato in onda al Franchi, ecco che spunta la magia di chi fino ad allora aveva fatto pochino. Da corner di Biraghi, Nico Gonzalez orchestra un tiro di destro in piena area sul quale Batman-Jedlicka riesce a fare poco: il vantaggio tanto sognato e portato a termine manda la Fiorentina in semifinale (contro Bruges o Paok), fa schizzare il Ranking-Uefa verso una Champions per 5 italiane e alla fine c’è anche il raddoppio di Biraghi al 3’ del secondo supplementare. Il Muro di Gomma del Viktoria – al quale vanno comunque applausi - non rimbalza più.

    PALO, TRAVERSA E JEDLICKA—
    Detto che in tribuna ci sono moglie (Camilla) e figli di Joe Barone – domani è un mese dalla scomparsa -, Italiano mette in campo Arthur perché come all’andata Bonaventura ha accusato un gonfiore alla caviglia e il tecnico viola non ha voluto rischiarlo vista l’imminente gara contro l’Atalanta di Coppa Italia. Così, i poco meno di ventimila spettatori del Franchi hanno visto la coppia formata dal brasiliano e da Mandragora con davanti il trio Gonzalez-Beltran-Kouamé a supporto di Belotti. Morale: sono due cambi rispetto alla gara d’andata (0-0) e sette rispetto alla partita pareggiata in casa contro il Genoa. Il Viktoria non ha rinunciato al centralone Hejda e ha recuperato Kopic, il numero 10 di Koubek che occupa la posizione di “finto quinto” del 5-3-2. L’inizio è del Viktoria che sfiora con Hranac la deviazione sottoporta mentre l’occasione super – con parata strepitosa di Jedlicka – avviene al 6’: cross di Kouamé perfetto dalla sinistra, Belotti anticipa l’avversario e batte a rete sicuro. La “macumba” di cui parlava Italiano fa compiere al portiere del Viktoria un autentico miracolo. La Fiorentina acquisisce calci d’angolo, ci provano da fuori Mandragora e Beltran, il Viktoria dopo un avvio da naso avanti si richiude su se stessa e mette in pratica la strategia di sempre: compattezza e ripartenze. Anche Gonzalez si iscrive al tiro al Jedlicka, che al 23’ para una conclusione da fuori dell’argentino. Al 29’, altro miracolo di Jedlicka, questa volta su Kouamé; poi un minuto dopo Belotti colpisce il palo di testa. La “macumba” del gol continua anche al 44’: Kouamé si sistema un pallone delizioso sulla parte sinistra dell’area, si gira, traversa. Morale: primo tempo con la Viola esondante ma non ne va dentro una.

    PLZEN IN 10— Niente cambi dei due tecnici ad inizio ripresa: Nico Gonzalez è in difficoltà, ha saltato una sola volt l’uomo ma non ha saputo “spaccare” la porta nel primo tempo. Al 10’, rovesciata in piena area di Mandragora: alta. Koubek infila Kliment per Vydra, Italiano infila Maxime Lopez per Arthur mentre il Viktoria perde un uomo: Cadu viene espulso con l’ausilio del Var per aver pestato il tendine di Dodò. Viktoria in dieci dal 22’ del secondo tempo. La Fiorentina preme, non ha più la lucidità e la brillantezza del primo tempo ma arriva comunque al tiro: sbagliando, schiumando e vedendo ancora Jedlicka chiudere ogni sogno a dieci minuti dalla fine su spunto di Ranieri sottoporta. Italiano infila anche Faraoni (per Dodò) e Ikoné (per Belotti) a poco dal 90’: Nico Gonzalez vola via a sinistra ma il suo “mezzo tiro mezzo cross” è un’occasione persa. I minuti di recupero sono 6: e non succede un bel niente, con il Viktoria che continua nella sua (sensata e con distanze giuste) difesa del territorio.

    NICO-GOL— Ai supplementari, che sembrano una vera beffa considerando tutte le occasioni avute nel primo tempo (nel secondo no), la Fiorentina si presenta con Quarta per Mandragora: e proprio Quarta impegna Jedlicka che para ancora. Ma è questione di poco: angolo battuto da Biraghi, 2’, Nico va in battaglia, si gira e di destro la fa solo toccare al portiere del Viktoria per l’1-0 tanto sospirato. Poi si prende anche l’ammonizione per essere andato ad abbracciare i tifosi posizionati in tribuna. Arriva anche il raddoppio al 3’ del secondo supplementare: da calcio d’angolo dei cechi parte un’azione veloce e verticale con Maxime Lopez e poi Ikoné che serve Biraghi a Plzen tutto sbilanciato. Due a zero e il Muro di gomma ceco, squadra comunque da applaudire, è infranto.
     
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    Il Bruges rimonta due volte, festa Fiorentina con Nzola: il 3-2 arriva al 91'

    Viola vittoriosi in extremis nella semifinale d'andata di Conference League. Avanti prima con Sottil, poi con Belotti, gli uomini di Italiano avevano incassato il 2-2 in superiorità numerica

    2 maggio 2024 - FIRENZE
    Finisce avanti e stop, avanti e stop: fino all’insistenza vincente di Nzola, al sesto gol stagionale. La Fiorentina aveva rischiato di buttarsi un po’ via nella gara d’andata di queste semifinali di Conference soprattutto al pensiero che il secondo gol – di uno scatenato Thiago, brasiliano/bulgaro già ceduto al Brentford – è arrivato in piena superiorità numerica viola: quando insomma la squadra di Italiano doveva e poteva chiuderla, ecco che il Bruges l’ha riaperta, come una ferita, riacciuffando su rigore prima il vantaggio strepitoso di Sottil e poi il 2-1 di Belotti. E per fortuna che è arrivato M’Bala a fare un 3-2 che apre una porta grande così anche se i rimpianti restano tanti.

    SOTTIL E VAR—
    Italiano conferma il goleador Martinez Quarta, sceglie Arthur vicino a Bonaventura in mezzo al campo e Beltran fa il solito sotto-punta con davanti Belotti e ai fianchi Sottil e Nico Gonzalez. Il Bruges, primo nel proprio campionato alla pari con l’Anderlecht, lascia in panchina il senator-portiere Mignolet, l’ex conoscenza italiana Skov Olsen e attacca con Thiago e Vanaken. L’inizio è del Bruges: pressione alta e botta di Thiago che si alza di pochissimo sopra la traversa. Al 4’, vantaggio prepotente e portentosa della Fiorentina: nasce tutto da destra con una convergenza verso l’interno di Nico Gonzalez che apre per Sottil; l’ala a piede invertito ne salta due, guarda la porta e con il più classico dei “tiri a giro” infila Jackers sul lato opposto. Gol spettacolo e gioia incontenibile per il numero 7 viola al quinto gol stagionale e che nel recente passato aveva segnato un gol simile al Sassuolo, stesso procedimento ma con palla rimbalzante e non volante come qui col Bruges. Al 13’, un minuto e mezzo di stop per un colpo di braccio (largo) di Biraghi su azione di Thiago (già acquistato dal Brentford) dopo tiro rimpallato da Terracciano: Oliver (l’arbitro che venne “apostrofato” da Buffon dopo Real Madrid-Juve 2018) viene richiamato al Var e assegna il calcio di rigore: Vanaken freddo tira alla sinistra di Terracciano. E si riequilibra tutto di nuovo.

    MANCINO DEL GALLO— La Viola spinge, non si abbatte, sa che il Bruges è perforabile se le azioni hanno il dono della rapidità: Belotti ha un’occasione buona ma preferisce appoggiare indietro, Gonzalez ha due palloni discreti e col secondo (23’) sfiora l’incrocio con una botta di esterno destro. Nico dentro ad ogni cosa, a tal punto che tre minuti dopo ha un colpo di testa a disposizione ma Jackers la prende con facilità come un altro tentativo al 32’, parato facilmente anche questo. L’argentino, nel duello con Meijer (attenzionato dal Bologna) si prende anche un giallo per un’entrata imprudente. Alla fine, porta in vantaggio nuovamente la Fiorentina il Gallo Belotti: seconda realizzazione stagionale (la prima al Frosinone), palla vagante al 37’ e lui che si gira colpendo di sinistro per il 2-1 nel cuore dell’area.

    IN 10 MA 2-2— La ripresa vede gli stessi undici in campo e dopo 7’ ancora Belotti va vicino al gol. Sottil cade male sulla spalla ed è costretto a uscire: primo cambio per Italiano, entra Kouamé al 7’ che ovviamente si mette sulla corsia di sinistra. Al 15’ il Bruges va vicino al pareggio con azione manovrata a destra, Thiago si conquista un pallone in area ma Jutgla non riesce a concludere: nella stessa azione, il Bruges finisce per restare in dieci per un’entrata del regista Onyedika su Beltran sul lato destro del campo, secondo giallo ed espulsione legittima da parte del direttore di gara inglese. Bruges in dieci, Fiorentina che ora vuole volare. Ma si prende il pari: azione di contropiede dopo lisciata di Belotti, lancio perfetto e lunghissimo di Spieelers, il brasiliano naturalizzato bulgaro scatta con Ranieri, lo brucia e da posizione difficilissima infila un diagonale feroce e perfetto. Due a due al 20’: tutto da rifare e addirittura col Bruges in dieci. Italiano infila Ikoné e Maxime Lopez, sposta Nico e Kouamé cambiando le fasce di competenza, Ikoné a dieci dalla fine piazza un diagonale che il portiere del Bruges vola per neutralizzare e mandare in angolo. Ma Nzola c’è: prima prende il palo e poi attiva il 3-2 con insistenza e ferocia. La viola vince e Bruges è vicina, mercoledì prossimo: con l’idea di andarsi a prendere un’altra finale senza pensare troppo all’occasione di stasera.3-2 per la Fiorentina la semifinale d'andata della Conference League.
     
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