Europa League 2023-24

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

    Group
    Administrator
    Posts
    73,798
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Roma, sconfitta che non fa male: Welbeck non basta al Brighton, giallorossi ai quarti

    In Inghilterra finisce 1-0 per la squadra di De Zerbi, che non riesce a recuperare lo 0-4 dell'andata. De Rossi non rischia Dybala
    dal nostro inviato Davide Chinellato
    14 marzo 2024 - BRIGHTON (UK)
    Missione compiuta: la Roma è ai quarti di Europa League. Poco importa che a Brighton arrivi una sconfitta: l’1-0 della squadra di De Zerbi nel calore del suo Amex Stadium è ininfluente dopo il 4-0 giallorosso all’andata. De Rossi sapeva di avere un vantaggio praticamente incolmabile e le sue scelte di formazione sono andate in quella direzione. Come sapeva che l’amico seduto sulla panchina opposta, salutato con un caldo abbraccio mentre la partita arrivava al suo epilogo, le avrebbe provate tutte per far uscire i seagulls con dignità dalla prima Europa League della loro storia. A Brighton è andata come doveva andare: i padroni di casa hanno fatto la partita, costruito occasioni e segnato al 37’ con Danny Welbeck il gol con cui accendere un pubblico già caldo, ma i giallorossi hanno controllato che la rimonta impossibile non andasse oltre.

    LE CHIAVI—
    La Roma resta senza vittorie in Inghilterra dal 2001, quando nel 4° turno di Coppa Uefa ottenne un ininfluente 1-0 ad Anfield contro il Liverpool (la squadra da evitare nel sorteggio di domani) dopo aver perso 2-0 all’andata. Ininfluente è stata anche questa sconfitta, condizionata sia dalle scelte di formazione che dal bel gol in rovesciata annullato al 23’ ad Azmoun per un gioco pericoloso che non c’era. Svilar ha mostrato con un paio di parate nella ripresa quello che sa fare tra i pali, Spinazzola in una splendida incursione al quarto d’ora della ripresa ha centrato la traversa. I giallorossi, un po’ troppo nervosi nel primo tempo ma più calmi e controllati nel secondo tempo, non hanno fatto molto di più perché non serviva loro fare di più: il Brighton aveva un Everest da scalare e si è fermato al campo base, con lo splendido gol di Welbeck. De Zerbi le ha provate tutte, compreso il 3-3-4 dell’ultima mezz’ora, ma se la sua squadra nelle ultime 10 partite solo due volte ha segnato più di un gol un motivo c’è, quello che è arrivata a questo doppio confronto coi giallorossi nelle peggiori condizioni possibili. Il Brighton almeno è riuscito nella missione di regalare ai suoi tifosi un’ultima vittoria europea. Anche se la festa l’hanno fatta i 1500 tifosi della Roma che hanno popolato all’Amex Stadium.

    LA PARTITA— Il Brighton controlla ma è la Roma a segnare per prima, solo che lo splendido gol in rovesciata di Azmoun al 23’ viene ingiustamente cancellato per un gioco pericoloso dell’attaccante giallorosso. La squadra di De Zerbi riprende ad attaccare e passa al 37’ con Welbeck, che inventa da fuori area un tiro imparabile. Il match diventa nervoso, la Roma chiude il primo tempo con 5 ammoniti, compresi De Rossi e il diffidato N’Dicka, e sotto di un gol. Si riparte senza cambi, all’8’ De Zerbi inserisce Fati e Buonanotte, ma è ancora la Roma a sfiorare il gol, con una splendida incursione di Spinazzola al 60’ fermata solo dalla traversa. De Zerbi poco dopo si scopre ulteriormente inserendo anche Ferguson e passando alla difesa a 3: Svilar deve superarsi per salvare su colpo di testa da distanza ravvicinata di Adingra, il Brighton continua a provarci ma il risultato non cambia più.
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

    Group
    Administrator
    Posts
    73,798
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Lookman e Scamacca ribaltano lo Sporting: l'Atalanta è ai quarti di Europa League

    Dopo l'1-1 dell'andata a Lisbona, la Dea va sotto nel primo tempo con un gol di Gonçalves e conquista poi la qualificazione con le reti nella ripresa del nigeriano e dell'azzurro, nonostante qualche rischio nel finale

    dal nostro inviato Matteo Pierelli
    14 marzo 2024 - BERGAMO
    Il sogno continua. Atalanta ai quarti di finale di Europa League (domani il sorteggio) superando 2-1 un avversario ostico come lo Sporting Lisbona, in testa nel campionato portoghese e stavolta in campo con i migliori. Eroe della serata Gianluca Scamacca che quando vede le maglie dello Sporting si trasforma in un cecchino infallibile: terza partita contro la squadra di Amorim e terzo gol. Il centravanti ha segnato la rete decisiva con una zampata da attaccante di razza al 59’. E pensare che la Dea alla fine del primo tempo era andata sotto, dopo una rete di Pedro Gonçalves al 33’. Ma nella ripresa l’Atalanta è parsa trasformata: ha trovato subito il pari (46’) con Lookman e poi l’ha ribaltata appunto con Scamacca. E nel finale è riuscita a resistere agli assalti portoghesi.

    DEA COLPITA A FREDDO—
    Atalanta in campo con Bakker e Hien dall’inizio, mentre davanti Scamacca è affiancato da Miranchuk e Lookman. Dall’altra parte lo Sporting schiera lo spauracchio Gyokeres, Edwards e Trincao davanti, con l’ex Lecce Hjulmand in mezzo al campo a dirigere. La partita è bloccata, la paura di sbagliare è tanta. Lo Sporting fa possesso palla, ma all’inizio non arriva mai dalle parti di Musso. Così è l’Atalanta ad avere la prima occasione dopo tre minuti, ma Scamacca calcia debolmente tra le mani di Israel. Poi è Holm a prendere la parte superiore della traversa (ma Israel era in controllo). Al quarto d’ora, invece, sul cross di Holm, Kolasinak spedisce la palla fuori di un niente. Poco dopo Djimsiti fa i venire i brividi a Gasperini per un disimpegno sbagliato, ma gli attaccanti dello Sporting non ne approfittano. E’ un piccolo campanello d’allarme che diventa fragoroso al 34’, quando i portoghesi, al primo tiro in porta passano in vantaggio: Gonçalves scambia al limite con Gyokeres e solo davanti a Musso lo infila. L’Atalanta prova a reagire senza grande convinzione: dalle parti di Israel arriva solo un sinistro centrale di Holm.

    UNO-DUE NERAZZURRO— Nella ripresa Gasperini mette Zappacosta al posto di Bakker. La Dea trova subito il gol del pareggio con Lookman, abile a buttare dentro da due passi un cross dalla destra di Ederson. L’Atalanta gioca con un piglio diverso e mette più pressione agli avversari, soprattutto sugli esterni. Così, al 59’, arriva il raddoppio di Scamacca che imposta l’azione aprendo per Miranchuk: ottimo il cross dalla destra del russo con il centravanti nerazzurro che anticipa St. Juste e la butta dentro. Poco dopo Scamacca esce e lascia il posto a De Ketelaere, così come Ederson va fuori per Koopmeiners. Lo Sporting produce il massimo sforzo nel finale, ma prima il nuovo entrato Paulinho e poi Edwards graziano Musso. L’Atalanta va così ai quarti di finale come nel 2022, quando poi venne eliminata dal Lipsia.
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

    Group
    Administrator
    Posts
    73,798
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Liverpool, 6 gol allo Sparta. Il Leverkusen vince al 97'. Avanti Benfica, West Ham e Marsiglia

    Reds scatenati dopo il 5-1 dell'andata. Il Bayer sotto 2-0 in superiorità numerica ribalta gli azeri. I portoghesi passano di misura a Glasgow, gli Hammers ribaltano il Friburgo, i francesi perdono col Villarreal ma passano
    Salvatore Malfitano
    14 marzo 2024 - MILANO
    Passeggiata all'andata, passeggiata al ritorno per il Liverpool, che si sbarazza dello Sparta Praga con impressionante facilità tradotta in un tennistico 6-1. Il Bayer Leverkusen si salva ancora una volta in extremis e con una rimonta folle nel recupero, spinta dalla doppietta di Schick, supera un Qarabag che avrebbe sicuramente meritato di più. Il sogno della rimonta del Villarreal si spegne prima ancora di vedere la luce, il 3-1 rifilato al Marsiglia infatti non basta a sovvertire il 4-0 incassato all'andata. Il Benfica trova il successo e la qualificazione sul campo dei Rangers (0-1), il West Ham si regala la serata perfetta annientando il Friburgo con un roboante 5-0.

    VILLARREAL-MARSIGLIA 3-1 (0-4)
    Gli spagnoli devono fare a meno di Reina, per un infortunio nel riscaldamento. Nonostante l'indisponibilità, la squadra di Marcelino mantiene comunque un atteggiamento molto offensivo per riscattare la brutta prova dell'andata. Al 27' Clauss rinvia colpendo Coquelin e la palla finisce sul palo. Il Villarreal riesce comunque a sbloccarla al 32': Femenia crossa alla perfezione per la testa di Capoue, che svetta indisturbato in area. Il finale di primo tempo è molto movimentato, perché il centrocampista francese ci riprova dalla distanza sfiorando il palo; Kondogbia invece lo colpisce da fuori area. Gasset manda dentro Aubameyang, che nel giro di pochi minuti ha subito una chance clamorosa, ma a tu per tu con Jorgensen mette a lato. Al 54' Guedes serve Sorloth sul filo del fuorigioco, che fulmina Pau Lopez con un sinistro secco; la rete è inizialmente annullata, poi convalidata dopo un lungo check del Var. L'ex portiere della Roma è decisivo sul colpo di testa di Moreno al 73', ma non può nulla su quello di Mosquera all'85' sugli sviluppi di una punizione. Morales impegna ancora Lopez, che risponde presente: l'assedio nel finale non produce i risultati sperati per il Villarreal, che si scopre e presta il fianco al contropiede dell'Om. A tempo scaduto Aubameyang serve Clauss, che a porta vuota mette la firma sulla qualificazione.

    RANGERS-BENFICA 0-1 (2-2)— Gli scozzesi si fanno preferire e spingono con maggiore continuità. Trubin rischia di combinarla grossa al 12' quando la conclusione di Lawrence gli sfila sotto le gambe, ma riesce ugualmente a deviarla in angolo. A inizio ripresa Dessers vede la sua conclusione da ottima posizione deviata da Aursnes, al 50' Antonio Silva rischia l'autorete. Il Benfica gioca di rimessa e la scelta è indovinata: Di Maria serve di testa Rafa Silva all'altezza della metà campo, quest'ultimo parte nella propria metà e non sbaglia davanti la porta. Inizialmente la rete è anullata, poi il lavoro della sala video evidenzia che la posizione è regolare (66'). Dopo aver subito il gol, i Rangers si spengono. Sono i portoghesi a creare un altro pericolo con Antonio Silva, che sugli sviluppi di un corner non trova la deviazione vincente da pochi passi (83').

    WEST HAM-FRIBURGO 5-0 (0-1)— Serata perfetta per gli Hammers, che pareggiano i conti già al 9': angolo da sinistra, Soucek fa la torre e Paquetà è il più lesto sul secondo palo a spingere in rete. Kudus ha un'ottima chance al 25', ma il suo tiro non inquadra la porta per pochi centimetri. Poco male, perché ci pensa Bowen con un preciso sinistro dopo la percussione centrale (33'). Cresswell cala il tris nel successo dei londinesi al 52', raccogliendo proprio un assist di Bowen e concludendo con un preciso tiro a incrociare dal limite. Il punto esclamativo lo mette Kudus, che parte dalla sua metà campo, salta quattro avversari e batte Atubolu (77'). Il ghanese si regala anche la doppietta nel finale con sinistro dal limite che sorprende il portiere.

    LIVERPOOL-SPARTA PRAGA 6-1 (5-1)— La festa del gol comincia al 7': Szoboszlai serve Nuñez arretrato, l'uruguaiano infila Vindahl sul primo palo. Palla rimessa al centro, i cechi provano ad impostare ma il pressing di Salah favorisce Clark che sotto porta raddoppia. Al 10' le parti si invertono, con Clark che forza l'errore della difesa e l'egiziano che conclude l'azione. Quattro minuti più tardi è già 4-0: Nuñez allarga per Salah, palla bassa e tesa al centro, Gakpo brucia Vitik e trova la rete. Il capitano Krejci richiama la squadra a rapporto, tiene un breve discorso per cercare di evitare l'imbarcata. Sul finire del primo tempo Nuñez ha un'altra chance, ma davanti alla porta non riesce a spingere il pallone sporcato da Salah. Prima dell'intervallo Birmancevic si concede la gioia di segnare ad Anfield: lanciato in profondità, tiene botta sul contatto con Gomez e beffa Kelleher con un delicato diagonale (42'). La ripresa si apre con la rete di Szoboszlai al 48', che calcia da posizione defilata con Vindahl messo fuori gioco da una deviazione. Come se non bastasse, arriva anche il sesto: Elliott calcia da fuori, Gakpo è sulla traiettoria e devia col tacco per la doppietta personale al 55'.

    BAYER LEVERKUSEN-QARABAG 3-2 (2-2)— Come prevedibile, è la squadra di Xabi Alonso a fare la partita. I tedeschi giocano con un'altissima intensità fin dai primi minuti, arrivando con discreta facilità a ridosso dell'area avversaria. Il Qarabag prende fiducia poco prima di andare a riposo e avanza il baricentro, ma il primo tempo si chiude 0-0. Gli azeri si confermano una spina nel fianco al 58': ripartenza perfetta degli ospiti, il cross di Andrade è al bacio per la testa di Zoubir che non sbaglia. Cinque minuti dopo però il Qarabag resta in dieci per il rosso diretto mostrato a Cafarquliyev per una trattenuta su chiara occasione da rete ai danni di Frimpong, che l'arbitro Taylor inizialmente aveva sanzionato solo col giallo. Questo non ferma gli azeri che addirittura raddoppiano: Andrade serve Vesovic che a sua volta suggerisce al centro per Juninho che anticipa il proprio marcatore e trafigge ancora Kovar (67'). Al 72' il Bayer si rimette in partita: traversone di Grimaldo, bella la volée di Frimpong in diagonale su cui Lunev non può nulla. Come all'andata è Patrik Schick a salvare i tedeschi ma in un modo ancor più clamoroso. Al terzo minuto di recupero Grimaldo è ispirato a sinistra, l'attaccante è puntualissimo sul primo palo in spaccata per mandare la contesa ai supplementari. Al settimo, invece, il ceco è raggiunto dal cross disegnato da Palacios e stavolta sul secondo palo di testa batte Lunev per una pazza rimonta.
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

    Group
    Administrator
    Posts
    73,798
    Location
    Torino

    Status
    Offline
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

    Group
    Administrator
    Posts
    73,798
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Atalanta, notte storica ad Anfield! Super Scamacca e Pasalic affondano il Liverpool

    Gasperini imbriglia Klopp, nerazzurri grandi protagonisti in Europa: il bomber segna due gol e il croato dilaga. La qualificazione alle semifinali è a un passo

    Dal nostro inviato Davide Chinellato
    11 aprile 2024 - LIVERPOOL
    L’Atalanta si riscopre grande, anzi grandissima. Immensa come battere 3-0 il Liverpool ad Anfield, quei Reds favoriti per l’Europa League e primi a pari merito in Premier che nel loro stadio in questa stagione non avevano ancora perso. I nerazzurri li hanno annichiliti, fatti a pezzi, colpiti da un gol per tempo dall’immenso Gianluca Scamacca e poi affondati dal terzo gol di Pasalic nel finale. Il centravanti che l’hanno scorso non aveva digerito da Premier è stato il migliore in campo, ma tutta l’Atalanta è stata eccezionale. Così tanto da aver messo una seria ipoteca sulla semifinale, da conquistare tra una settimana nel ritorno a Bergamo, nel doppio confronto con una montagna che pareva impossibile da scalare.

    LE CHIAVI—
    L’Atalanta veniva da due sconfitte tra Coppa Italia e campionato, ma ad Anfield ha giocato la partita più bella della sua stagione. Resta imbattuta in Europa quest’anno, diventa la quarta squadra nella storia nelle coppe del Liverpool ad imporsi all’andata ad Anfield di una partita ad eliminazione. Gasperini aveva già vinto nel tempio dei Reds, ma era il 2021 e una partita dei gironi di Champions. Questa volta è diverso, perché c’è il pubblico (i 2000 tifosi dell’Atalanta sono rimasti gli unici ad esultare in uno stadio clamorosamente ammutolito) e perché è il primo atto di una sfida ad eliminazione diretta. Una in cui, oltre a Scamacca, ha brillato un’intera squadra, una che più passava i minuti più sembrava il Liverpool, una capace di crescere nella ripresa e diventare irraggiungibile proprio quando Klopp aveva rimesso i titolari tenuti inizialmente in panchina. De Keteleare ha fatto le cose giuste in attacco, Éderson ha ringhiato in mezzo al campo, Zappacosta a destra scappa spesso e volentieri facendo ammattire Tsimikas, De Roon dall’altra parte sbaglia poco o nulla. Klopp invece ha sbagliato tanto: troppo turnover nel primo tempo, con Tsimikas palesemente fuori condizione anello debole di una squadra che nella ripresa ha incassato il 2-0 proprio quando aveva alzato il ritmo per provare a rimontare. Alla vigilia il tecnico dei Reds aveva detto di aspettarsi un avversario tatticamente disciplinato. Quello che non aveva previsto è di prendere una clamorosa lezione da Gasperini. Una che mette l’Atalanta con un piede in semifinale e costringe il Liverpool a dover fare un’impresa altrettanto grande tra una settimana a Bergamo per non uscire da quella coppa di cui è favorito da inizio stagione.

    LA PARTITA— L’Atalanta trema quando al 26’ un tiro a girare di Elliott viene respinto prima dalla traversa e poi dal palo ma al 38’ esulta con Scamacca, che infila il colpevole Kelleher con un tiro da centro area su passaggio di Zappacosta. La squadra di Gasperini potrebbe andare al riposo addirittura 2-0 se Koopmeiners al primo di recupero non sparasse addosso a Kelleher in uscita disperata. Klopp all’intervallo capisce di aver esagerato col turnover e riparte con Salah, Szoboszlai e Robertson. Il Liverpool prova ad assomigliare a quello vero e crea occasioni, ma al 61’ affonda di nuovo, colpito ancora da Scamacca, che stavolta, dimenticato dalla difesa di Klopp, tocca in rete un assist da destra di De Ketelaere. Salah al 79’ prova a riaprire la partita, ma è in fuorigioco quando tocca in gol un assist di Robertson da sinistra. E allora l’Atalanta la chiude, con Pasalic all’83’ che si avventa su una corta respinta di Kelleher su Éderson, smarcato in area da Scamacca. 3-0, l’impresa clamorosa è servita.
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

    Group
    Administrator
    Posts
    73,798
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Mancini ci ha preso gusto: steso anche il Milan, la Roma si prende un altro... derby

    Un gol del difensore, come contro la Lazio, regala a De Rossi il primo round dei quarti di finale di Europa League. Ritorno il 18 aprile all'Olimpico

    Marco Pasotto
    Giornalista
    11 aprile 2024 - MILANO
    L’inerzia del lussuoso percorso parallelo in campionato da quando alla Roma governa De Rossi, viene spazzata via dal primo round di Europa League. Tra le due bellissime del 2024 soccombe il Milan e volano i giallorossi. Il punto di rottura è il gol di Mancini – che ci sta prendendo gusto -, ma in generale la Roma ha meritato di uscire col sorriso da San Siro: più organizzata, più lucida, più feroce, più convinta. E anche fortunata, dopo aver visto il destro di Giroud stamparsi sulla traversa a tre respiri dal novantesimo. Che la Roma con DDR sia tornata a divertirsi è ormai cosa nota. Il mistero piuttosto è il Milan, che era altrettanto in salute, se non di più. Eccezion fatta per gli ultimi dieci minuti - i classici giocati di pancia da chi è sotto nel punteggio - quella del Diavolo è stata una prestazione non all’altezza. Un deciso passo indietro rispetto alla squadra che arrivava da sette vittorie di fila, a cui si fatica dare una spiegazione. Di squadra e nei singoli: Dybala ha mostrato a Leao cosa significa giocare per la squadra, Lukaku ha salvato sulla linea e Giroud si è mangiato il pari, giusto per fare due esempi. Pioli voleva portarsi avanti il più possibile all’andata: adesso occorrerà qualcosa di strepitoso all’Olimpico.

    LE SCELTE—
    Pioli e De Rossi non hanno trascorso una vigilia immersi nei dubbi – giusto qualcuno – e hanno optato per le soluzioni che erano già nell’aria: Thiaw preferito a Kjaer, Smalling a Llorente e Spinazzola ad Angelino. Tutto il resto molto nella logica su sponda rossonera: 4-2-3-1 costruito su Bennacer-Reijnders in mediana e Pulisic-Loftus-Leao alle spalle di Giroud. De Rossi invece ha sparigliato tatticamente il copione, disegnando una sorta di 4-4-2 con Dybala a fornire – fra le varie altre cose - assistenza a Lukaku, ma soprattutto allargando Pellegrini a sinistra ed El Shaarawy a destra. Quest’ultima è stata in assoluto la mossa più redditizia perché l’ex rossonero si è in pratica occupato a uomo di Leao, togliendogli metri, respiro, idee e proteggendo quindi Celik, che ha potuto irrobustire i metri più centrali giocando più vicino a Smalling. In pratica una doppia scalata in marcatura che di solito si vede nei momenti di difficoltà, per aiutare il compagno, e che qui invece è avvenuta in modo preventivo. Alla mossa azzeccata da DDR vanno però aggiunti almeno altri due particolari. Il primo: la Roma ha avuto il grande merito di rimanere cortissima anche nei minuti di maggiore pressione milanista, togliendo quasi tutti gli spiragli di luce ai portatori di palla rossoneri. Il secondo: il Diavolo ha dato vita a uno sviluppi del gioco per lo più lento e prevedibile. Ingessato. Spento. Una pecca che non si vedeva da tempo, generata in buona parte da meriti e accortezze avversarie.

    SPUNTO— Cristante ha gravitato sulle zolle di Reijnders, Loftus-Cheek ha sbattuto più di una volta contro Paredes e Dybala ha gravitato su un raggio di oltre quaranta metri di campo. Superlativo nel fare uscire la squadra dalla pressione rossonera, nel dare superiorità numerica a centrocampo e nell’appoggiare la manovra, cosa che peraltro non ha mancato di fare anche El Shaarawy: doppia fase sontuosa. A proposito di esterni: il giro palla senza ferocia del Milan ha ovviamente anche cancellato qualsiasi ambizione di dare profondità a Leao, che si è spalmato sul muro eretto da ElSha e Celik, senza trovare supporto da parte di Hernandez, in versione timida timida. Dall’altra parte Pulisic ha goduto di un pelo di libertà maggiore, ma senza trovare lo spunto delle ultime uscite. Il risultato è stato che dalla trequarti rossonera sono piovuti nell’area della Roma un’infinità di cross leggibili, senza una vera idea alla base: buttarla in mezzo giusto per vedere l’effetto che fa. Roma abile a chiudersi ma anche a ripartire, con la cattiveria mancata al Milan e con la lucidità di scegliere quasi sempre l’appoggio giusto. Il primo squillo in realtà è del Milan – Svilar smanaccia via un destro insidioso di Reijnders –, poi il Diavolo deve ringraziare Maignan, che toglie da sotto la traversa un tiro di El Shaarawy sporcato da Gabbia. Al minuto 17 i giallorossi sono passati: angolo di Dybala, Mancini è sfuggito a Loftus-Cheek e ha collocato di testa in porta. Cinque giorni dopo, il déjà-vu del derby. La reazione del Milan è tutta in un doppio colpo di testa di Giroud (21’), sul primo dei quali Lukaku salva sulla linea.

    INTERPRETAZIONE— Nella ripresa i rossoneri cercano di premere sull’acceleratore, ma è una pressione sterile, che non appare convinta nell’interpretazione e nell’atteggiamento. Come qualcosa dovuto per contratto, e non la ricerca della ferocia per pareggiare. Svilar infatti resta all’erta ma non viene realmente impegnato e alla Roma ovviamente si spalancano porzioni golose di campo. Cartolina emblematica della serata milanista: dopo una ripartenza giallorossa conclusa da un destro infido di Cristante, Maignan si infuria con Leao - reo di non aver dato copertura - redarguendolo a lungo pesantemente e platealmente. Il Milan è riuscito a dare un cenno di vita con Adli (al posto di Bennacer), a un passo dal jolly di serata con un destro a giro da posizione defilata che Svilar ha deviato con l’aiuto della traversa. Fischi diffusi quando Leao ha lasciato il campo per Okafor. Mani nei capelli invece quando a tre dal novantesimo un numero di Chukwueze ha messo Giroud nelle condizioni migliori possibili a un passo dalla porta: destro violento e palla sulla traversa. Ma non è stata sfortuna: per uno come Oly questi sono gol da fare.
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    ☭☭☭☭☭☭☭☭☭☭

    Group
    Administrator
    Posts
    98,549
    Location
    Sassuolo (Mo)

    Status
    Offline
    madonna mia l'Atalanta
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

    Group
    Administrator
    Posts
    73,798
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Il Milan non c'è più. La Roma in dieci lotta, vince e vola in semifinale

    I giallorossi legittimano la superiorità dell'andata anche nel secondo round, nonostante l'espulsione di Celik dopo mezz'ora. I gol firmati da Mancini, Dybala e Gabbia. De Rossi ora sfiderà il Bayer Leverkusen

    Andrea Pugliese
    Giornalista
    18 aprile 2024 - MILANO
    Con il cuore, la voglia, soffrendo fino alla fine. E con uno stadio gigantesco, che ha accompagnato fino alla fine la Roma. I giallorossi battono il Milan anche al ritorno, stavolta per 2-1, e volano in semifinale di Europa League, ancora una volta contro il Bayer Leverkusen, proprio come la scorsa stagione. Per i rossoneri, invece, il rammarico di aver giocato per oltre un'ora in superiorità numerica, ma di essere riusciti a segnare (Gabbia) solo a 5' dalla fine. Troppo poco per una squadra con il potenziale dei rossoneri. Troppo bello, invece, dall'altra parte, dove a decidere sono state le reti di Mancini e Dybala ma a festeggiare alla fine c'era anche Ndicka. Dopo la grande paura, una gioia in più.

    UNO-DUE—
    De Rossi conferma il 4-4-2 di San Siro, con El Shaarawy spostato a destra per aiutare a contenere la catena Hernandez-Leao. Pioli, invece, sposta Calabria in mezzo al campo (come all'andata, proprio qui all'Olimpico) e manda Musah a fare l'esterno destro, per sfruttare il mismatch fisico con+ Pellegrini. Ne nasce subito una partita calda, nonostante la pioggia. Anche perché dopo 12 minuti la Roma è già avanti con Mancini (ancora lui, gol dedicato al cognato Mattia Giani), che ribatte in rete un tiro a giro di Pellegrini finito sul palo. L'Olimpico esplode, il Milan si guarda dentro. Anche perché la fortuna non l'aiuta e quando può pareggiare con Loftus-Cheek, il pallone (deviato da Mancini) finisce sulla traversa. Sembra l'inizio di una partita diversa, ed invece sulla ripartenza successiva la Roma raddoppia: spalla a spalla tra Lukaku e Gabbia e cioccolatino di Dybala a girare. In due minuti però la partita cambia ancora: prima Lukaku alza bandiera bianca (dentro Abraham), poi Celik prende il rosso per un fallo da dietro su Leao. E allora il Milan respira, si rianima, capisce che si può ancora fare. Theo e Leao fanno salire i giri, Loftus-Cheek sfiora ancora il gol (ribattuto da Spinazzola), Tomori reclama un rigore per tocco di mano di Smalling (ma il Var sentenzia: c'è prima quello di Giroud). Insomma, sono scintille, con Pioli che aumenta il peso offensivo con Jovic e De Rossi che corre immediatamente ai ripari: dentro Llorente e fuori Dybala e passaggio automatico alla difesa a tre/cinque.

    ASSALTO STERILE— Per cercare di riprendere la partita allora Pioli manda dentro anche Chukwueze. Pulisic e Jovic ci provano subito, dall'altra parte Spinazzola spreca una ripartenza d'oro. La batteria offensiva rossonera adesso è al gran completo (Leao, Jovic, Giroud, Pulisic e Chukwueze tutti insieme), ma poi di pericoli veri per Svilar ne arrivano pochi. La pressione rossonera è costante, le idee meno. Anche perché la Roma palleggia bene, trova spesso l'ampiezza e toglie i riferimenti ai rossoneri. Così tanto che la vera palla gol capita ad Abraham, che si divora il 3-0 da dentro l'area piccola. Le ultime carte di Pioli allora sono Okafor e Florenzi (ex capitano romanista, fischiatissimo), ma gli errori in costruzione si sprecano. E nonostante il Milan stia sempre lì, a ridosso dell'area giallorossa, non riesca a passare mai. Ci prova Reijnders da fuori, poi a 5 minuti dalla fine il gol della speranza rossonero: assist di Leao e testa vincente di Gabbia. Prima della fine c'è ancora spazio per un tentativo di Chukwueze e per il rosso a Hernandez, commutato poi in giallo al Var. Finisce così, con l'Olimpico che esplode di gioia e il Milan fischiato dai propri tifosi.
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

    Group
    Administrator
    Posts
    73,798
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Atalanta nella storia! Il Liverpool segna ma non sfonda, Bergamo in semifinale

    Dopo il successo di 3-0 all'andata a Anfield, gli uomini di Gasp tra le prime quattro di una coppa europea 36 anni dopo l'ultima volta per la Dea.
    Giorgio Dusi
    18 aprile 2024 - BERGAMO
    L’impresa è compiuta: a 36 anni dalla prima volta, l’Atalanta torna in semifinale di una coppa europea. Lo 0-3 di Anfield è troppo anche per una squadra abituata alle rimonte come il Liverpool, che stavolta non riesce a ribaltare il punteggio contro la tenacia di una Dea operaia e che non smette mai di lottare: il rigore di Salah decreta lo 0-1 dopo 7 minuti, ma i Reds non vanno oltre. E la festa è bergamasca. Sfiderà il Marsiglia, che ha superato ai rigori il Benfica.

    AVVIO SHOCK—
    Pronti-via e il braccio di Ruggeri complica immediatamente i piani della serata nerazzurra: Salah ci mette 7 minuti a sbloccare dal dischetto caricando ulteriormente i Reds, vicini al raddoppio immediato al 12’, stavolta sventato da una provvidenziale uscita bassa di Musso su Luis Diaz. Lo stesso Salah mette insolitamente largo un pallonetto verso il finale di primo tempo, proprio due giri d’orologio prima che Koopmeiners (41’) si veda annullare un gol per fuorigioco (netto). Urlo che resta strozzato in gola al Gewiss Stadium, pervaso da un brivido quando sullo scoccare della fine del primo tempo Hien para un’imbucata rischiando il rosso e cavandosela col giallo, che costa comunque la squalifica in semifinale.

    LA RESISTENZA— Il registro cambia nella ripresa, che è di strenua resistenza bergamasca: Klopp dopo 20 minuti di poco o nulla si gioca Nunez e Jota per complicare la vita al trio difensivo dell’Atalanta, che col passare dei minuti anziché piegarsi si carica. Il cambio di passo inglese non arriva. Come all’andata, Gasp temporeggia per cambiare le sue carte in tavola: la squadra è solida e non concede nemmeno una briciola. La gente di Bergamo inizia a crederci davvero: a fine partita l’esplosione di gioia per la conquista di una semifinale attesa e sognata dai tempi di Strömberg, che ora è realtà.
     
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

    Group
    Administrator
    Posts
    73,798
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Roma, la finale si allontana: il Bayer Leverkusen ha un'altra marcia e passa 2-0

    Un gol per tempo, sempre al 28': prima ci pensa Wirtz, poi nella ripresa un gran destro di Andrich mette il punto alla serata. Ma che errore nel finale di Abraham...

    Andrea Pugliese
    2 maggio 2024 - ROMA
    E adesso servirà un miracolo. O giù di lì. Perché il 2-0 dell’Olimpico piega le ginocchia alla Roma, considerando anche la differenza di qualità e dinamismo vista in campo. Il Bayer Leverkusen si conferma imbattibile, almeno per ora, e ipoteca la finale di Dublino grazie alle reti di Wirtz e Andrich. Per un po’ la Roma ha retto e ha rischiato anche di passare (traversa di Lukaku), poi però la differenza di valori è venuta fuori in ogni angolo del campo. Anche grazie alla follia di Karsdorp che ha regalato il gol del vantaggio ai tedeschi e di fatto ha cambiato un po’ tutto.

    SCELTE E GOL—
    De Rossi preferisce Spinazzola ad Angelino, Xabi Alonso decide di giocarsela senza punti di riferimento davanti, con i due piccoletti (Adli e Frimpong) sugli esterni e Wirtz a giostrare dal falso nove. Ci si stidua alla distanza, Adli e Dybala provano a scaldare i motori, ma ci vuole un po’ di tempo per far sì che la partita decolli. Ma la mossa di Xabi di alzare Frimpong alto a destra è quella giusta, con l’olandese che va al doppio della velocità di Spinazzola e lo mette sempre alle corde. Tanto che da metà primo tempo fino all’intervallo Frimpong avrà 3 ghiotte occasioni per far gol (tra cui un salvataggio finale sulla linea di Spinazzola), oltre a costruire un paio di azioni pericolosissime (su una offre la palla del 2-0 a Wirtz che però spreca tra le braccia di Svilar). E la Roma? Per i primi venti minuti lotta alla pari e sfiora anche il vantaggio con Lukaku (sfortunato, il suo colpo di testa si stampa sulla traversa), poi si deve arrendere alla scelleratezza di Karsdorp, che regala a Grimaldo il pallone da cui nasce il vantaggio tedesco: assist comodo per Wirtz che da solo davanti a Svilar insacca. L’errore dell’olandese è clamoroso, di quelli che lasciano il segno. E infatti la Roma è come se implodesse, quasi non riesce più a risalire e trova modo di rendersi pericolosa solo con Paredes da fuori. Ma è un fuoco di paglia, perché una volta messa la testa avanti, è sempre e solo il Bayer a sfiorare il gol.

    RADDOPPIO— Il Leverkusen inizia come aveva finito, palleggiando sempre di fino e sempre massimo a due tocchi. Dall’altra parte, invece, Karsdorp (fischiatissimo poco dopo, al momento del cambio) arriva in ritardo su una bella palla tagliata e Cristante mette fuori di poco un colpo di testa. Insomma, la Roma prova a rialzarsi ed a riequilibrare i giochi. E per riuscirci De Rossi inserisce Angelino alto a sinistra, spostando El Shaarawy a destra e passando di fatto alla difesa a tre (con Spinazzola a fare il braccetto dalla stessa parte di Angelino). E al 28’ arriva anche la doccia gelata, con Andrich che pesca il 2-0 dal limite con un bel destro a girare. E allora vanno dentro anche Baldanzi ed Azmoun, con una Roma a trazione anteriore. E proprio l’iraniano ha la palla giusta per riaprire tutto su invenzione di Pellegrini, ma la spreca banalmente tra le braccia di Kovar. E lo stesso fa Abraham a botta sicura, mettendo alto di testa da dentro l’area piccola. Due errori pesanti, che potevano regalare una chance in più alla Roma. Appuntamento a Leverkusen per il ritorno, servirà un miracolo. O giù di lì.
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

    Group
    Administrator
    Posts
    73,798
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    L'Atalanta scappa con Scamacca, il Marsiglia la riprende: si decide tutto a Bergamo

    L'andata della semifinale di Europa League finisce in parità con i padroni di casa che recuperano con Mbemba la Dea già nel primo tempo. Gasp resiste nella ripresa e sfiora la vittoria nel finale con Miranchuk

    Dal nostro inviato Matteo Brega
    2 maggio 2024- MARSIGLIA (FRANCIA)
    Finisce 1-1 tra Marsiglia e Atalanta: decidono i gol di Scamacca e Mbemba. La qualificazione alla finale di Europa League di Dublino si deciderà tra una settimana a Bergamo.

    SCAMACCA SUBITO A SEGNO—
    Gasset sceglie il 3-5-2 con Aubameyang, bomber di questa Europa League, supportato da Sarr; il capitano Kondogbia davanti alla difesa, Veretout mezzala sinistra e Pau Lopez in porta. Il contingente degli ex "italiani" è chiuso da Correa, ancora dell'Inter, che parte dalla panchina. Gasperini opta per l'undici della vigilia, con Djimsiti al centro della difesa al posto dello squalificato Hien. Davanti il meglio delle notti europee atalantine: Scamacca-De Ketelaere-Koopmeiners. All'11' l'Atalanta passa: Ederson per Koppmeiners dalla sinistra verso il centro, Murillo sbaglia il movimento, sceglie di stringere invece che di allargare dove va Scamacca. L'attaccante controlla e di destro infila in diagonale Lopez. Il gol funziona da pulsante: il Velodrome, infernale, si spegne per una decina di secondi. Si sentono i quasi 3mila tifosi arrivati da Bergamo prima che la scatola marsigliese riprenda a sostenere la squadra di Gasset. Al 15' il Marsiglia spaventa la Dea. Cross di Luis Henrique per Sarr, la traiettoria scavalca Musso ma c'è Kolasinac ad anticipare Sarr. Al 17' si ferma Kolasinac. Gasperini è costretto a sostituirlo, esce zoppicando, al suo posto Pasalic con De Roon che va a fare il marcatore di sinistra. Al 20' il Marsiglia pareggia. Angolo battuto rapidamente, quattro uomini liberi al limite, la Dea non è rapida ad accorciare così Mbemba ha il tempo di pensare e calciare. Destro a giro, palo interno e gol. Al 42' i francesi si divorano una grande chance. L'Atalanta sbaglia la pressione sull'uscita da un corner, il Marsiglia costruisce una ripartenza due-contro uno micidiale, ma Audameyang smette i panni del capocannoniere della competizione e stringe troppo il diagonale davanti a Musso.

    PRESSIONE OM— Si riparte con gli stessi uomini che avevano finito il primo tempo. E nei 6' iniziali della ripresa ci sono un paio di tentativi da lontano, prima Aubameyang e poi Koopmeiners, niente che possa impensierire Musso e Pau Lopez. Al 13' si unisce Kondogbia con un sinistro di poco alto dal limite. Gasperini intorno all'ora di gioco toglie Scamacca e inserisce Lookman: va CDK a fare il falso nueve. Lookman entra bene e al 18' dopo un'azione travolgente sulla sinistra si accentra e con il destro calcia fuori dall’interno dell’area. Il Velodrome esplode pochi secondi dopo quando Sarr, al 19', firma il 2-1. Ma l'azione era iniziata con un fuorigioco di Luiz Henrique. Entra Ounahi, si piazza davanti alla difesa e al 28' prende l'incrocio con un destro dal limite. Il quarto d'ora finale si trasforma nell'inferno vero, quello anticipato dal presidente Longoria nell'intervista alla Gazzetta di qualche giorno fa. Il Marsiglia passa al 4-3-3 per tenere ancor più sotto pressione il sistema difensivo bergamasco. Ma quando ha la palla l'Atalanta il Velodrome fischia, sente che il pericolo c'è ancora, ben presente. Gasperini toglie CDK e mette Miranchuk, fa rifiatare Zappacosta e inserisce Hateboer per affrontare il finale. Miranchuk proprio al 45' fa sfilare il sinistro poco distante dal palo dando l'illusione del gol. Il risultato non cambia, finisce 1-1, resta apertissimo il discorso qualificazione.
     
    .
40 replies since 24/8/2023, 20:12   114 views
  Share  
.