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Posts written by +Stefchoen+

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    Alla Lazio basta Guendouzi per stendere il Genoa: Sarri ai quarti di Coppa Italia aspetta... Mou

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    Il francese ha siglato il gol partita dopo appena 5 minuti con un grande destro dal limite dell'area. Nota negativa l'infortunio di Isaksen. Ora i biancocelesti affronteranno una tra Roma e Cremonese


    La differenza l'hanno fatta le scelte. Lazio-Genoa finisce 1-0 e i biancocelesti si qualificano per il tredicesimo anno di fila ai quarti di finale di Coppa Italia, turno al quale i liguri non accedono invece dal 1991-92. Decide il gol di Guendouzi, arrivato già al 5'. Sarri ha mandato in campo una squadra semi-titolare, Gilardino ha invece dato spazio a chi fino adesso ha giocato meno, schierando però in attacco Retegui, recentemente recuperato dopo i problemi fisici che lo hanno limitato negli ultimi due mesi. Ai quarti la Lazio sfiderà la vincente di Roma-Cremonese, in programma il 3 gennaio.

    LA PARTITA—
    La Lazio parte forte e si porta in vantaggio al primo affondo: al 5' è bravo Pellegrini ad anticipare Hefti sulla trequarti campo, raggiungere il fondo e servire Guendouzi a rimorchio. Il francese, di prima, pesca l'angolino dal limite. Per lui è il primo gol con la maglia biancoceleste. I ritmi non sono alti e le occasioni nascono più che altro per errori individuali dei difensori: all'11' è Gila a perdere palla vicino alla propria area di rigore, permettendo a Retegui di calciare in porta (ben posizionato Provedel). Il Genoa sfiora il pareggio al 18', quando Kutlu, sulla destra, raggiunge il fondo e mette il pallone al centro per Retegui che da ottima posizione calcia però alto. Prima dell'infortunio muscolare di Isaksen, ci prova ancora Kutlu, che però non inquadra la porta (25'). I padroni di casa rispondono con Pedro (buono l'intervento di Leali), e con Felipe Anderson (tiro fuori).

    LA RIPRESA— Nemmeno nel secondo tempo si alzano i ritmi: dopo un intervento sbagliato di Gila è Retegui a ritrovarsi in ottima posizione, venendo però chiuso al momento del tiro dal difensore spagnolo, bravo a recuperare. Fiscale ma giusta invece la decisione dell'arbitro Sacchi che, entrato Immobile che si era subito impossessato della fascia da capitano, ha chiesto al centravanti di lasciare il pezzo di stoffa a Pedro che in distinta era stato inserito come vice. Nei minuti finali la Lazio legittima il vantaggio creando due occasioni prima con Felipe (colpo di testa con il quale non inquadra la porta), poi con Immobile (Leali para) e infine con Basic, che calcia debolmente da posizione favorevole. Finisce così, con i biancocelesti che ottengono la tredicesima qualificazione di fila ai quarti, mantenendo la porta inviolata per la sesta partita casalinga consecutiva. Le scelte iniziali dei due tecnici però hanno influito parecchio, con Sarri che ha puntato su una squadra semi-titolare, con Gilardino che ha invece schierato diverse riserve. Pagandone le conseguenze.
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    Brutta botta questa.
    Due punti persi che in ottica corsa alla salvezza pesano molto.
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    Cancellieri risponde a Malinovskyi: l'Empoli strappa un pareggio al Genoa

    A Marassi rossoblu in vantaggio al 36' con un gran sinistro del centrocampista ucraino, al 67' rispondono i toscani con colpo di testa dell'attaccante appena entrato

    Filippo Grimaldi
    Giornalista
    2 dicembre 2023 - GENOVA
    Sorride solo l’Empoli, che trova al Ferraris un punticino utile soprattutto per il morale, dopo il rocambolesco passo falso casalingo con il Sassuolo. Per il Genoa il pari è amaro, perché dopo il vantaggio di Malinovskyi nel primo tempo non ha saputo trovare le energie per chiudere la partita, abbassando il baricentro nella ripresa e favorendo così il riscatto dei toscani, firmato da Cancellieri – primo gol stagionale – in un’azione avviata da Grassi e proseguita da Kovalenko. Sostituzioni dunque decisive per Andreazzoli, che non ha risolto certo i problemi, ma ha adesso buoni motivi per riaccendere la speranza, visto che per la prima volta i suoi sono riusciti a recuperare un risultato da una posizione di svantaggio. A Gilardino non è bastato il ritorno di Retegui lontano dalla migliore condizione dopo il lungo stop, in coppia con Messias. La strada è lunga, e l’uno a uno di oggi amplifica semmai le preoccupazioni in vista di un finale di girone d’andata tutt’altro che semplice.

    PRUDENZA—
    Un primo tempo che ha stentato ad accendersi, anche se la squadra di Gilardino si è dimostrata in verità subito efficace sfruttando bene la spinta sulle corsie esterne di centrocampo con Sabelli e Vasquez – in posizione più avanzata -, che hanno frenato il gioco in impostazione dell’Empoli. Dopo 55 secondi Sabelli ha calciato alto da buona posizione, sfruttando anche il lavoro di Messias e le giocate di Malinovskyi, bravo ad aprire gli spazi. Gli uomini di Andreazzoli sono stati così costretti sino a metà del primo tempo a limitarsi al controllo di un avversario che faceva possesso palla, ma non riusciva a concretizzare. Né è servito il ritorno di Retegui, con l’italo-argentino un po’ frenato dal lungo stop. I toscani hanno provato a sfruttare un paio di buone iniziative di Maldini a sinistra, ma senza fortuna. Caputo è riuscito a scappare alla guardia di Vogliacco, senza però chiudere l’azione. Lì si sono improvvisamente accesi i padroni di casa, prima con l’incrocio dei pali di Messias (girata di sinistro), complice il rinvio di Ismajli (32’), prima del vantaggio rossoblù, con l’assist di Badelj a Malinovskyi – al secondo centro di fila - che da fuori area con il suo sinistro ha trovato il diagonale vincente, tagliando l’area e sorprendendo Berisha.


    RISCATTO— La dote di un gol si è rivelata importante per il Genoa, ma non sufficiente a mettere in cassaforte la vittoria, perché la mossa di provare a gestire l’uno a zero dopo l’intervallo si è rivelata infruttuosa. Andreazzoli ha cambiato le carte, inserendo prima un ispirato Kovalenko al posto di uno spento Fazzini, alzando il ritmo, finché l’ingresso di Grassi e Cancellieri ha portato al gol del pari firmato dall’attaccante. Gilardino s’è affidato a Fini e Puscas per accendere l’attacco, ma il lungo assedio finale dei padroni di casa non ha dato esito.
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    finita l'agonia...
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    Grande Pecco!
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    più che altro una punta
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    Brutta, brutta sconfitta dopo mille occasione non concretizzate, come al solito
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    Monterisi gela il Genoa al 94': il Frosinone torna a volare

    Botta e risposta di Soulé e Malinovskyi in quattro minuti. Gli ospiti sprecano tanto, poi nel recupero arriva il colpo vincente dei giallazzurri alla quinta vittoria casalinga

    Il Frosinone impone ancora la legge dello Stirpe battendo 2-1 il Genoa. Si tratta del sesto risultato utile di fila in casa, dove dopo aver perso la prima contro il Napoli ha inanellato cinque vittorie e un pareggio. I ciociari salgono a 18 punti in classifica, uno in più della Lazio, a -2 dal sesto posto coabitato da Fiorentina e Atalanta. La decide al 4’ di recupero ancora un difensore, Monterisi, a testimonianza del gioco totale di Di Francesco. Il tecnico del Frosinone un po’ a sorpresa manda in campo dall’inizio Bourabia per sostituire capitan Mazzitelli: prima da titolare per l’ex Spezia. Davanti ritorna titolare Cheddira, supportato dal trio di talentini Soulé-Reinier-Ibrahimovic. Scelte obbligate per Gilardino, in emergenza soprattutto in attacco con l’assenza di Retegui e Gudmundsson; debutto di Puscas dal primo minuto affiancato da Malinovskyi.
    botta e risposta mancino—

    Brivido per il Frosinone dopo 50 secondi dopo una palla mal giocata da Barrenechea che diventa preda di Sabelli a destra, cross basso per Puscas che a due metri dalla porta colpisce sporco favorendo il salvataggio di Okoli. Molto attivo Sabelli, che al 9’ crossa questa volta alto per Frendrup a centro area: piattone fuori di poco sul secondo palo. La grande densità a centrocampo ne fa una gara molto chiusa. Il Frosinone fatica a stanare il Grifone con il suo tipico movimento palla avanti-palla indietro. Ci vuole una giocata/errore individuale per sbloccarla. Ecco che al minuto 34 le due cose coincidono, quando Soulé esplode un sinistro da fuori che sorprende Martinez sul suo palo. Non passano 4’ che un'altra stoccata ristabilisce la parità: Malinovskyi da trenta metri col mancino trova una parabola impossibile che si infila sotto l’incrocio lontano, questa volta senza nessuna responsabilità del portiere. Si tratta del primo gol in campionato per il trequartista ucraino.

    fiammata finale—
    Nessun cambio all’intervallo. Partenza sparata del Frosinone che dopo una manciata di secondi arriva in porta con quattro tochi: lancio della difesa per Cheddira a centrocampo, sponda a smarcare sulla destra Oyono, palla in mezzo per Reinier che allarga sulla sinistra in area per Ibrahimovic, il quale di prima di piatto trova la respinta di Martinez. Da un gol sbagliato all’altro, è Thorsby al 12’ a fallire il classico rigore in movimento ciccando di destro solo a centro area un invito basso del solito Sabelli. Genoa ancora vicino al vantaggio al 22’ con una punizione di Malinovskyi che sbatte sulla traversa. Nella parte centrale della ripresa entrambe le squadre provano a colpire anche se sembra prevalere la voglia di non perdere. Ma al 4’ di recupero la fiammata decisiva giallazzurra ancora con un’azione tutta di prima: Barrenechea per Soulé, che stoppa e al volo e trova Brescianini sulla destra, palla a rimorchio per Monterisi che di sinistro trova il pertugio sul primo palo. Il difensore, al secondo centro in campionato, corre sotto la curva come il Frosinone corre in classifica.
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    mamma mia che ladrata l'altra sera :hihi:
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    pecora
4393 replies since 22/8/2014
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