Comunismo vs privatizzazione selvaggia

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    Questo è un argomento di cui mi piacerebbe parlare da tanto tempo, ma per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito ad aprire la discussione.
    Premetto che sono un po' un'anomalia nel partito, perchè ho una concezione molto comunista dello stato e dell'ente statale, a fronte di un partito apertamente liberale e liberalista, o almeno così dicono :hihi:
    Io sono a favore della privatizzazione e della libera concorrenza, ma credo che non possa essere illimitata, e credo che alcuni servizi dovrebbero rimanere alle amministrazioni locali-centrali.
    Per esempio, una cosa che non ho mai capito è la privatizzazione del trasporto pubblico, che tanto spesso opera in monopolio, e dovrebbe essere un affare statale.

    Alle mie domande spesso è stato risposto che il servizio offerto dalla pubblica amministrazione si è sempre dimostrato scadente, ma io quello che voglio capire è se un servizio offerto dallo stato o da un comune deve per forza essere scadente oppure c'è stata solo molta malagestione in Italia. Perchè davvero non riesco a capire dove stia il problema, visto che il Comune non deve guadagnarci, i prezzi sarebbero stra-competitivi (per non dire molto più bassi) e si potrebbe raggiungere la massima utenza, non solo quella che ti paga.
    E come ultima domanda vi chiedo: c'è per voi il margine per "riappropiarsi" di tutti questi servizi oppure ormai bisogna inchinarsi a questa privatizzazione selvaggia?
     
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    Esagerato, stai tranquillo e pensigh no

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    Perchè davvero non riesco a capire dove stia il problema, visto che il Comune non deve guadagnarci, i prezzi sarebbero stra-competitivi (per non dire molto più bassi) e si potrebbe raggiungere la massima utenza, non solo quella che ti paga.

    Purtroppo il capoccia tenderebbe a mettere dentro il fratello e il cugino del cugino perchè "tanto più spendiamo più soldi ci dà Mamma Roma e va che non siamo scemi".
    L'unica soluzione sarebbe l'autofinanziamento, e quindi di fatto privatizzazione, oppure un sovvertimento totale delle leggi finanziarie italiane (leggasi: chi gestisce i servizi riscuote direttamente le tasse per quel genere di servizio).
     
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    beh ma si tratterebbe comunque solo di alcuni settori, non intendo un modello russo dove tutto era stato. E poi non ci sarebbero degli enti preposti a controllare queste assunzioni? Basterebbe anche fare una leggina che il posto statale non può essere occupato da parenti, io non ci vedo nulla di impossibile in questo.
     
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    Esagerato, stai tranquillo e pensigh no

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    E metti che ci mettono gli amici... il discorso non cambia, purtroppo.
    Ci vorrebbero enti indipendenti che controllino non solo le assunzioni ma anche la qualità del lavoro. Nel senso che un ente non può, per dire, prendere 10 impiegati per un mestiere che possono fare comodamente in 5.
     
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  5. The Best Driver
     
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    Io non ho voglia di parlare in termini ideologistici che credo siano fuori tempo, ma l'argomento è interessantissimo.
    Come scritto altrove sono favorevole alle liberalizzazioni, mi considero un liberal-democratico capitalista e quindi mi ritengo coerente. L'unico servizio che mi viene in mente che debba rimanere pubblico a tutti gli effetti e l'acqua, con al massimo con degli appalti locali per opere infrastrutturali ed interventi di manutenzione.
    Per il resto penso che sia tutto cedibile tramite aste (quindi con buone offerte) con precise regole volte alla qualità del servizio finale e alla semplificazione trasparenza della gestione. Credo che la libera concorrenza sia buona ma secondo me non bisogna esagerare altrimenti o le aziende fanno cartello o altrimenti sono destinate a soccombere nella guerra dei prezzi al ribasso, diventando poi uno scontro tra poveri che fa male a tutti e non crea benessere.
    Questa regola credo che si debba applicare in particolare ai mezzi pubblici e ai distributori di carburanti: le aziende nel primo caso credo debbano spartirsi il territorio sempre tramite aste collaborando tra di loro per creare le coincidenze e permettere alle persone spostamenti comodi e veloci. Mentre nel caso dei distributori penso che sia inutile metterne troppi come ora in quanto sono solo limitatamente responsabili del costo dei carburanti, i gestori dei distributori di benzina infatti possono giocare su pochissimi centesimi per litro che di fatto risulta essere il loro guadagno, quindi dividere la grande torta in una serie di fettine minuscole credo porti a potersi cibare solo di briciole senza vantaggi per gli utilizzatori dei mezzi di trasporto.
    Per quanto riguarda grandi servizi come i voli internazionali stesso discorso, trattandosi poi di questioni economicamente enormi e impossibile pensare ad una numerosa concorrenza e forse è più plausibile un integrazione con un sistema simile a quello da me proposto prima riguaro ai trasporti pubblici su terra.
    Idem per l'energia, su cui ci sarebbe un dibattito di proporzioni immani e su cui ho opinioni articolate.
    Posso pensare al massimo a delle compartecipazioni tra pubblico e privato, però sono scettico sulla gestione pubblica pensando semplicemente a come sono finite Alitalia, Trenitalia e in passato l'IRI sotto la gestione pubblica. Essa forse sarebbe possibile senza la creazione di debiti solo se si introducesse una vera e propria responsabilità per gli amministratori delle società pubbliche, che non dovrebbero più poter far carriera dopo essersi resi responsabili di cattive gestioni.
    Per di più, affidare tutte queste cose a privati credo permetta agli enti pubblici (a tutti i livelli) di potersi concentrare su altre cose importandi grazie ad un carico di lavoro minore, che comporta effettivamente costi derivanti dal tempo e dal personale impiegato.
    Ah, mi sono dimenticato della sanità, anche quella credo debba rimanere assolutamente pubblica, e mi trovo d'accordo con il terzo decreto attuativo del federalismo fiscale sul fabbisogno stantard (https://ilbazar.forumcommunity.net/?t=43879270). Credo sia corretta una gestione a livello regionale come ora, ma anche qui credo sia necessario introdurre delle responsabilità. Allargando il discorso non penso che la sanità possa essere privata come accade negli USA perché si tratta di un servizio che se vuol essere giusto si può basare solo su una parte delle tasse in quanto non potrebbe mai essere in attivo. Di fatto la sanità pubblica è e sarà sempre un settore in perdita, l'importante è che esso sia sempre coperto e gestito perché le perdite non siano superiori al necessario.
     
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    Posso pensare al massimo a delle compartecipazioni tra pubblico e privato, però sono scettico sulla gestione pubblica pensando semplicemente a come sono finite Alitalia, Trenitalia e in passato l'IRI sotto la gestione pubblica. Essa forse sarebbe possibile senza la creazione di debiti solo se si introducesse una vera e propria responsabilità per gli amministratori delle società pubbliche, che non dovrebbero più poter far carriera dopo essersi resi responsabili di cattive gestioni.

    questo è un tema importantissimo che tu sollevi, ed ovviamente non posso che essere d'accordo con le ultime due cifre. In quanto a Trenitalia non mi sembra che la situazione sia poi cambiata :hihi:
    ed anche le società partecipate in verità sono partecipate solo di nome, di fatto l'amministrazione statale non conta nulla.

    Anche io sono favorevole alle liberalizzazioni, ma quando di fatto lo sono. Vedere che il trasporto urbano di un comune è pertinenza di un solo gestore mi fa incazzare, perchè non è liberalizzazione, ma privatizzazione. Io credo che ci possa essere un modo per controllare che la gestione pubblica di un'azienda sia regolare. La gestione pubblica a guadagno zero abbatterebbe molti costi a mio avviso.
     
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  7. The Best Driver
     
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    La gestione pubblica a guadagno zero abbatterebbe molti costi a mio avviso.

    No, perché comunque quei servizi e prodotti sotto la gestione dubblica devono poter trarre profitto, perlomeno per poter investire nello stesso per un ammodernamento e miglioramento dei servizi e prodotti in questione.
    E comunque da qualche parte i soldi bisogna recuperarli, se le aziende pubbliche guadagnassero zero bisognerebbe sovvenzionarle continuamente per qualunque progetto o investimento, e sappiamo che le sovvenzioni derivano dalle tasse che paghiamo, che potrebbero essere più basse se appunto meglio gestite.
    Così come i costi dei servizi e dei prodotti possono essere più bassi se le aziende di servizi vengono gestite in maniera virtuosa nel modo sopra descritto da me, che trovo il più apllicabile ed efficace.
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    Vedere che il trasporto urbano di un comune è pertinenza di un solo gestore mi fa incazzare

    Di fatto la torta del trasporto urbano di un comune è una cosa piccola, io non penso si possa dividere più di tanto. Te lo detto, preferirei dividere il territorio a zone da assegnare a delle aziende che se lo prendano sotto responsabilità tramite un pubblico appalto.
     
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    Io mi sono fatto un'idea un po' strana e non so quanto realizzabile delle liberalizzazioni, quindi la pongo come domanda. Sarebbe fattibile che, eccetto i beni primari (acqua e sanità in primis, ma credo anche gestione dei rifiuti ormai), si liberalizzassero i servizi pubblici, ma comunque lo Stato continuasse a fornire una sorta di servizio "minimo" fuori dalle logiche di mercato? Ovvero (penso in particolare a internet/telefonia, trasporti), si può fornire un servizio che a basso prezzo, magari esente da rincari o ribassi dovuti alla logica domanda/offerta, possa fornire una qualità standard (e con standard intendo decente, quindi comunque superiore alla attuale media) per consentire magari a chi meno abbiente di poter usufruire di certi servizi?
     
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    No, perché comunque quei servizi e prodotti sotto la gestione dubblica devono poter trarre profitto, perlomeno per poter investire nello stesso per un ammodernamento e miglioramento dei servizi e prodotti in questione.
    E comunque da qualche parte i soldi bisogna recuperarli, se le aziende pubbliche guadagnassero zero bisognerebbe sovvenzionarle continuamente per qualunque progetto o investimento, e sappiamo che le sovvenzioni derivano dalle tasse che paghiamo, che potrebbero essere più basse se appunto meglio gestite.
    Così come i costi dei servizi e dei prodotti possono essere più bassi se le aziende di servizi vengono gestite in maniera virtuosa nel modo sopra descritto da me, che trovo il più apllicabile ed efficace.

    Si, ma è sempre diverso da dover trarre degli utili per dare dei soldi ad amministratori, consiglieri di amministrazioni e balle varie. Essendo una società pubblica quale sarebbe il problema del finanziamento comunale? Ci sono dei bilanci di previsione, si possono ipotizzare dei finanziamenti per le migliorie che poi sarebbero coperte con i prezzi del servizio, che sarebbero SEMPRE più bassi di quelli di qualsiasi prezzo che potrebbe fare un privato.

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    Di fatto la torta del trasporto urbano di un comune è una cosa piccola, io non penso si possa dividere più di tanto. Te lo detto, preferirei dividere il territorio a zone da assegnare a delle aziende che se lo prendano sotto responsabilità tramite un pubblico appalto.

    in questo modo se ci fosse un disservizio da parte di un'azienda un intero quartiere o zona dovrebbe adeguarsi. E' vero che in comuni non tanto grossi non ci sarebbe bisogno di concorrenza, ma tantomeno ci sarebbe bisogno di monopolio di privati
     
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  10. The Best Driver
     
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    Beh, ovvio che l'azienda che si prende l'appalto deve poter garantire un buon servizio e poter far fronte ad eventuali emergenze (tipo un pullman che si rompe), e per poter fare questo dare una scadenza all'assegnazione dei territori, per far sì che al successivo si possa considerare l'operato della azienda che ha precedentemente gestito il servizio.
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    Io mi sono fatto un'idea un po' strana e non so quanto realizzabile delle liberalizzazioni, quindi la pongo come domanda. Sarebbe fattibile che, eccetto i beni primari (acqua e sanità in primis, ma credo anche gestione dei rifiuti ormai), si liberalizzassero i servizi pubblici, ma comunque lo Stato continuasse a fornire una sorta di servizio "minimo" fuori dalle logiche di mercato? Ovvero (penso in particolare a internet/telefonia, trasporti), si può fornire un servizio che a basso prezzo, magari esente da rincari o ribassi dovuti alla logica domanda/offerta, possa fornire una qualità standard (e con standard intendo decente, quindi comunque superiore alla attuale media) per consentire magari a chi meno abbiente di poter usufruire di certi servizi?

    Domande più che lecite, con propositi che in parte condivido. Se non erro in parte già accade, per quanto riguarda il trasporto per esempio dei comuni hanno organizzato servizi gratuiti per anziani e disabili, e credo che gli esempi siano molteplici.
    Penso però che la tua idea si possa solo applicare a piccoli servizi, magari a livello locale, altrimenti entrerebbe in conflitto con tutto quello che ho espresso sopra.
     
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    CITAZIONE (The Best Driver @ 14/2/2011, 22:02) 
    Penso però che la tua idea si possa solo applicare a piccoli servizi, magari a livello locale, altrimenti entrerebbe in conflitto con tutto quello che ho espresso sopra.

    Beh, penso che per quanto riguarda internet e magari anche le ferrovie non sia di così difficile applicazione.
     
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  12. The Best Driver
     
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    Ti riferisci per esempio di offrire una rete wi-fi libera (o quasi) all'interno di un'area delineata con ad esempio al centro il municipio?
    Oppure vorresti che un comune possa essere parte attiva nell'offerta delle connessioni internet via cavo, con l'appoggio di un gestore?
    Ma spiegami meglio, sono interessato a conoscere le tue idee ma temo di non aver capito.
     
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    CITAZIONE (The Best Driver @ 16/2/2011, 00:31) 
    Ti riferisci per esempio di offrire una rete wi-fi libera (o quasi) all'interno di un'area delineata con ad esempio al centro il municipio?

    Questa potrebbe essere una buonissima soluzione per esempio :sisi:
     
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  14. Black_bird
     
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    Mi permetto di inserirmi nel discorso (tra l'altro molto interessante!). L'ultima idea proposta potrebbe essere una delizia da città Europea, niente male ( ad Amsterdam so per certo che ci sono alcune zone wi-fi prossime all'università).

    Premetto che ho una visione un pò controversa della cosa, nel senso che ho un forte senso della comunità pur non negando una certa privatizzazione (tanto per citarne una: la pubblica amministrazione allo stato attuale dovrebbe valutare profili di convenienza con indici multicriteriali, ma deve anche valutare ricavi che potrebbero salvarli molto più che dal patto di stabilità interna!).

    Tempo fa ho avuto l'occasione di leggere che noi italiani paghiamo in media molto di più per servizi offerti, mentre la Germania, udite udite, è al primo posto per convenienza. La cosa deve far pensare, per un paese che si sta prodigando per firmare la terza rivoluzione energetica, e ha il pil più alto d'Europa!

    Aggiungo che ho una brutta deformazione professionale: qualsiasi caso di cattiva gestione, o di scarsa attenzione /dedizione al lavoro nella gestione delle risorse mi fa spaccare il cuore :hihi: . Non avete idea di quante baruffe ho guidato -anche contro mio padre- per i casi delle Pompei d'Italia, o anche solo per la tubazione che si intravede spaccata nel buco stradale che è in fase di manutenzione ghgh. Io faccio il caso delle architetture, ma è chiaro che il discorso è più generale per quanto mi riguarda (spero di essere stata chiara nel formulare il mio pensiero :attorno:)

    Vi ricordo a quanti ho rotto le palle al miting per i Mercati Traianei :hihi:
     
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13 replies since 29/12/2010, 21:35   119 views
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